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18 febbraio 2004
Architettura tra "Fallibilità e progettualità"
Venerdi 20 febbraio, nell’Aula Magna dell’Università di Sassari la Conferenza di Giulio Giorello della Facoltà di Architettura

Il carattere fallibile dell´impresa scientifica, mirabilmente colto nel dibattito entro la filosofia di lingua inglese della prima metà dell´Ottocento, ha trovato una delle formulazioni più complete in alcuni scritti di Charles Sanders Peirce, il quale, tra l´altro, ha costruito il proprio modello di critica e crescita della conoscenza con un esplicito riferimento alle idee darwiniane. La ripresa di questa tematica nella seconda metà del Novecento in particolare, nel serrato confronto tra Imre Lakatos e Paul Feyerabend ha messo in luce come la progettualità entro l´impresa scientifica sia complementare alla fallibilità delle discipline, sia empiriche sia matematiche. Ma la presenza di un elemento di programmazione entro l´impresa scientifica non esclude contingenza e imprevedibilità nel contesto dell´evoluzione delle idee, proprio come la progressiva emergenza di strutture “intenzionali”nel mondo del vivente (si vedano in proposito le tesi di Daniel Dennett) non esclude la comparsa di strutture nuove e inaspettate, che confutano nettamente qualsiasi dubbia idea di finalità nel cammino evolutivo.
Giulio Giorello è allievo di Ludovico Geymonat e suo erede come titolare della cattedra di Filosofia della scienza all´Università degli Studi di Milano, la prima istituita in Italia. Tra le sue pubblicazioni Filosofia della scienza (Milano, 1992), La filosofia della scienza nel XX secolo (con D. Gillies, Roma-Bari 1995), Pierre de Fermat. I sogni di un magistrato all´origine della matematica
moderna (con C. Sinigaglia, Milano 2001).
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