Red
20 aprile 2020
Lavoratori in nero e Rdc non dovuti: denunce nel Cagliaritano
Le Fiamme gialle del Comando provinciale hanno scoperto tre portapizze non in regola all´interno di una pizzeria express. Nell’ambito del controllo, l’analisi della posizione dei lavoratori ha fatto emergere anche che uno di loro aveva inoltrato all’Inps l´istanza per la concessione del reddito di cittadinanza

CAGLIARI - Nell’ambito dei quotidiani controlli del territorio effettuati dalle Fiamme gialle del Comando Provinciale di Cagliari, in un esercizio commerciale sono stati individuati tre lavoratori in nero. Durante il pattugliamento serale, i finanzieri hanno controllato una pizzeria che, effettuando attività da asporto, era autorizzata ad operare: entrando, sono stati individuati ed identificati tre “portapizze”, pronti ad uscire con i loro scooter per effettuare le consegne. I successivi approfondimenti tramite banca dati hanno consentito di rilevare che il rapporto di lavoro dei tre non era stato instaurato correttamente, mancando il contratto di assunzione.
Il datore di lavoro, oltre alla diffida a regolarizzare la posizione dei dipendenti, ha ricevuto una sanzione amministrativa da un minimo di 5.400 ad un massimo di 32.400euro, nonché di un ulteriore provvedimento di chiusura temporanea dell’esercizio, visto che i lavoratori irregolarmente impiegati costituivano oltre il 20percento del totale della forza lavoro. Nell’ambito del controllo, l’analisi della posizione dei lavoratori ha fatto emergere anche che uno di loro aveva inoltrato all’Inps l'istanza per la concessione del reddito di cittadinanza: lo sviluppo dell’analisi della documentazione ha evidenziato che non aveva comunicato all’Ente erogatore del beneficio l’esistenza del rapporto di lavoro, integrando, di fatto, una condotta illecita. Per questo, il lavoratore, che ancora non aveva ancora ricevuto alcuna provvidenza economica, è stato segnalato alla locale Autorità giudiziaria.
Negli ultimi giorni, le Fiamme gialle hanno concluso due controlli, entrambi riscontranti casi di irregolarità. In una prima circostanza, i finanzieri hanno accertato che un soggetto, successivamente alla presentazione della domanda per la concessione del reddito di cittadinanza, aveva instaurato due distinti rapporti di lavoro (individuati attraverso le rispettive comunicazioni obbligatorie da parte del datore di lavoro), senza effettuare le dovute comunicazioni all’Inps. In un secondo caso, l’esame delle informazioni rilevate nelle banche dati ha evidenziato che il richiedente il rdc aveva omesso di indicare, nella Dichiarazione sostitutiva unica presentata ai fini del calcolo dell’Isee, un componente del nucleo familiare percettore di reddito proprio e che quindi poneva la condizione reddituale dell’istante fuori dai parametri previsti per la concessione del beneficio. I finanzieri hanno provveduto a segnalare i due soggetti all’Autorità giudiziaria, nonché ad evidenziare la loro posizione all’ente erogatore del sussidio per la revoca dello stesso ed per il recupero delle somme indebitamente percepite, ammontanti nel complesso a 7.548euro.
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