Red
26 aprile 2020
Solinas pensa alla fase 2: tutte le novità
«Norme antiCovid nei cantieri degli appalti pubblici, costi a carico dell´ente», auspica il presidente della Regione autonoma della Sardegna, in vista della ripartenza della vita economica-sociale nell´isola

CAGLIARI - Tutte le imprese edili con contratto nel sistema della Pubblica amministrazione devono adottare le misure per il contrasto ed il contenimento della diffusione del Covdi-19 nei cantieri edili a tutela della salute dei lavoratori, senza costi aggiuntivi. La Regione prepara la “Fase 2” ribadendo la necessità di aggiornare il Piano operativo di sicurezza ed il Piano di sicurezza e coordinamento ed individuando la copertura dei maggiori costi da sostenere per specifici Dpi ed altre attività di contenimento dei rischi nelle somme a disposizione nel quadro economico dell’opera, alleggerendo quindi le aziende del costo. Lo comunica il presidente della Regione autonoma della Sardegna Christian Solinas, che dichiara: «Ripartiamo in sicurezza, la salute dei cittadini e dei lavoratori è il bene primario».
Le misure anticontagio ricordate nella direttiva inviata dall’Assessorato regionale dei Lavori pubblici a tutti i Comuni, alle Province, alla Città metropolitana di Cagliari ed agli Enti appaltanti del sistema Pa, dovranno essere adottate sia alla ripresa delle attività nei cantieri oggi sospesi, sia nei cantieri i cui contratti risultano in fase di stipula. Gli Enti attuatori di interventi di competenza regionale saranno quindi tenuti ad adottare tutti i protocolli per impedire la diffusione ed il contagio da Covid-9 tra i lavoratori, specie per quelle attività che si svolgono al chiuso. Il tutto senza oneri aggiuntivi a carico delle aziende, dato che il maggiore costo dovrà essere individuato nel quadro economico dell’opera. Nello specifico, i coordinatori per l’esecuzione dei lavori dovranno integrare i Piani di sicurezza e coordinamento determinando i maggiori oneri per specifici Dpi o altre attività di contenimento dei rischi. Le stazioni appaltanti dovranno dal canto loro vigilare affinché le imprese appaltatrici e subappaltatrici redigano i necessari aggiornamenti dei Piani operativi di sicurezza per la tutela dei propri lavoratori.
«L’emergenza che stiamo vivendo ha rimesso al centro la sicurezza nei luoghi di lavoro e la tutela della salute dei lavoratori – spiega l’assessore regionale dei Lavori pubblici Roberto Frongia – Insieme ai sindacati e alle Associazioni di categoria, abbiamo ragionato sul modo più efficace per far ripartire i cantieri, partendo dal presupposto che oggi abbiamo il dovere di prestare la massima attenzione a tutte quelle attività che espongono i lavoratori a rischi elevati, in primis a quelle che si svolgono nei cantieri edili. È per questo che la direttiva, oltre a indicare la necessità per committenti e stazioni appaltanti di aggiornare i Piani di sicurezza e coordinamento, vuole essere un richiamo alla responsabilità di tutti, imprenditori e lavoratori, sul rispetto delle indicazioni anti contagio favorendone l’applicazione a costo zero per l’azienda».
Nella foto: il presidente regionale Christian Solinas
|