I consiglieri comunali dei gruppi di Centrosinistra, Sinistra in comune, X Alghero, Futuro comune, e Partito democratico sottolineano come, «più che impedire l´apertura delle attività, sarebbe importante fare controlli in città, perché siano rispettate le prescrizioni di distanziamento sociale»
ALGHERO - «Seppure le indicazioni sull’Rt, secondo l’interpretazione del suo esperto di fiducia, fossero positive, il sindaco ha deciso di non far riaprire le attività. Continuiamo a non comprendere appieno il senso di una scelta che penalizza pesantemente i nostri operatori, dopo, peraltro, averli illusi. Riteniamo che piuttosto ci si debba applicare sui controlli, per verificare che in città sia garantito il corretto uso della mascherina e il rispetto del distanziamento sociale».
I consiglieri comunali dei gruppi di Centrosinistra algherese, Sinistra in comune, X Alghero, Futuro comune, e Partito democratico intervengono ancora una volta
[LEGGI] sulla decisione del sindaco Mario Conoci di non riaprire ancora alcune tipologie di attività commerciali in città
[LEGGI]. «Il problema non può essere riaprire o meno le attività – proseguono i consiglieri d'Opposizione - gli imprenditori sono responsabili e in alcuni settori già usano i Dpi prescritti. Non sarà certamente difficile per loro aggiungerne di altri o rispettare i protocolli di sicurezza che, comunque va ricordato, comportano un aggravio di costi, ad oggi, totalmente a carico degli operatori stessi».
«Il problema è semmai il rispetto delle regole in città. Ancora oggi vediamo tanta gente che non rispetta le indicazioni. È pieno, ad esempio, di gruppi di ragazzini, in giro senza essere accompagnati da adulti e, soprattutto, senza mascherine. Il sindaco, per garantire la salute dei cittadini, invece di continuare a penalizzare le nostre imprese, deve chiedere alla Polizia locale più presenza e anche più intransigenza. Il rischio di far ripartire il contagio si riduce, facendo rispettare le norme, non obbligando gli operatori del benessere e i commercianti a tenere la serranda abbassata», concludono Raimondo Cacciotto, Pietro Sartore, Mario Bruno, Valdo Di Nolfo, Gabriella Esposito, Ornella Piras e Mimmo Pirisi.