Red
14 giugno 2020
Antincendio: preoccupazione a Porto Conte
Appello dal Parco regionale: preoccupazione per il ridimensionamento del personale dell´Agenzia Forestas nello lotta agli incendi per la stagione 2020. A rischio la sicurezza del patrimonio boschivo del Parco

ALGHERO – Dopo l’accorato appello dell’Anci Sardegna sulla campagna antincendio 2020, anche il Parco regionale di Porto Conte esprime viva preoccupazione per le decisioni assunte dalla Regione autonoma della Sardegna con riferimento allo svolgimento della stessa campagna. Il dato che preoccupa maggiormente il management di Casa Gioiosa è il drastico ridimensionamento del personale impegnato nella lotta agli incendi del Servizio Territoriale di Sassari dell’Agenzia Forestas, che avrebbe conseguenze gravissime per il territorio del Parco, che rischia danni ambientali incalcolabili nell’eventuale mancato tempestivo intervento in caso di roghi.
Nel 2018, il Servizio Territoriale di Sassari per l’intero bacino di competenza aveva quarantuno “nuclei di lotta” (chi sul campo spegne gli incendi) e quaranta vedette. Quest’anno, se non si interverrà con tempestività, si prevedono tagli drastici con la riduzione a dieci nuclei di lotta e tredici vedette: una riduzione notevole e preoccupante per la tutela dell’ambiente. Sarebbe proprio il Parco di Porto Conte con i suoi 5.200ettari a rischiare le maggiori conseguenze. Infatti, si prevede, un solo turno per la vedetta di Monte Timidone, con scopertura notturna (e non più h24 come in passato), così come per Monte Forte; ridimensionati anche i mezzi/autobotti con un solo turno coperto dal mezzo da 3.500litri (con notte scoperta) e così per la macchina da 350litri impiegata per soli due turni personale permettendo.
Ne conseguirebbe, a differenza dalle precedenti annualità, la totale scopertura notturna. «E’ un rischio che la città di Alghero ed il Parco di Porto Conte non possono permettersi di correre – è stato il commento del presidente del Parco Raimondo Tilloca e del direttore Mariano Mariani - che chiedono a tutte le Istituzioni locali ai diversi livelli, e fanno appello alle associazioni ambientaliste, alla società civile di unirsi alla richiesta forte nei confronti della Regione per scongiurare questo drastico ridimensionamento e difendere l’inestimabile patrimonio ambientale del Parco di Porto Conte».
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