Red
25 agosto 2020
Giostra all´anello del Mediterraneo: il progetto cresce
La conferma è arrivata nei giorni scorsi dagli incontri che il presidente dell’Istituzione Sartiglia della Fondazione Oristano Luigi Cozzoli, ha avuto con le autorità croate in occasione dell’ultima edizione dell’Alka

ORISTANO - Riprende a marciare il progetto europeo per la Giostra all’anello del Mediterraneo. La conferma è arrivata nei giorni scorsi dagli incontri che il presidente dell’Istituzione Sartiglia della Fondazione Oristano Luigi Cozzoli, ha avuto con le autorità croate in occasione dell’ultima edizione dell’Alka. «Il presidente della Repubblica croata Zoran Milanovic e il ministro della Cultura Nina Obuljen Korzinek, tramite il direttore del Museo dell’Alka, hanno manifestato grande interessamento per i progetti di cooperazione con Oristano e la Sartiglia ed in particolare per la giostra del Mediterraneo – osserva Cozzoli - La giostra avrà carattere itinerante, coinvolgendo le rappresentative di ogni singola città sede di corsa all’anello, dando una spinta importante al turismo con ricadute economiche nei paesi di volta in volta ospitanti la manifestazione. Il presidente Milanovic, dimostrando grande cordialità e senso di ospitalità con la delegazione oristanese che ha partecipato all’ultima edizione dell’Alka, ha manifestato grande curiosità per la nostra Sartiglia, per la nostra isola, i nostri usi e costumi».
Il progetto per la Giostra del Mediterraneo è stato proposto dalla Fondazione Oristano con l’Alka di Sinj, manifestazione con cui è gemellata dal 2014, con lo scopo di riunire in rete le principali città europee dove si svolgono tornei equestri di corse all’anello. Hanno già aderito Sulmona in Italia, Zante in Grecia, Sinj in Dalmazia e Barban in Istria oltre naturalmente Oristano che ha promosso l’iniziativa. Si attende la conferma da Ciutadella de Menorca per la Sortilla. La delegazione oristanese che ha partecipato all’ultima edizione dell’Alka, nelle scorse settimane ha avuto diversi incontri con i responsabili della Società cavalleresca di Sinj, organizzatrice dell’Alka, e con la municipalità della cittadina croata. Il presidente dell’Istituzione Sartiglia ha portato i saluti del sindaco di Oristano Andrea Lutzu e della vicepresidente della Giunta regionale Alessandra Zedda. «La diffusione della pandemia da CoronaVirus ha rallentato il progetto, ma con la progressiva ripresa delle attività sono ripresi anche i contatti per dare gambe a questa importante iniziativa culturale di cooperazione internazionale - prosegue Luigi Cozzoli - Compatibilmente con le restrizioni ancora in essere, viste la ripresa dei contagi in tutta Europa, contiamo di dare nuovo stimolo al progetto». La stessa Alka, a Sinj, si è svolta nel rispetto delle misure anti-contagio per limitare la presenza del pubblico.
L’Alka è una corsa a cavallo che si effettua ininterrottamente e con la stessa ritualità da 305 anni, esattamente dal 1715, per festeggiare e per ricordare la brillante vittoria dei croati sull’esercito dell’invasore ottomano, forte di circa 60mila uomini. La guarnigione croata oppose, molto inferiore numericamente, oppose una strenua difesa della rocca che tutt’ora domina la cittadina di Sinj. La vittoria croata fermò l’invasione ottomana, che minacciava di dilagare fino all’Istria e alla Repubblica di Venezia. Per questa ragione, l’Alka è diventata festa nazionale. Dal 2010, è iscritta nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’Unesco. Da tre secoli, la corsa vede protagonisti, su un percorso di circa 600metri, i cavalieri partecipanti con una lancia lunga circa 3metri si cimentano tentando di centrare un bersaglio, appeso a un cavo, costituito da due anelli concentrici uniti da tre ponticelli, che individuano zone diverse con punteggi differenti, che raffigura la base della staffa del comandante delle truppe ottomane.
Nella foto: la delegazione oristanese incontra il presidente della Repubblica croata Zoran Milanovic
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