Red
28 agosto 2020
Truffa sms ingannevoli a Sassari
Nei giorni scorsi, gli agenti della Squadra Mobile della locale Questura hanno segnalato all´Autorità giudiziaria, l’autore di una truffa consumata ai danni di una donna residente in città. A marzo, la signora si era rivolta alla Polizia poiché ignoti truffatori, erano riusciti a ottenere i dati di accesso al suo conto corrente on-line, asportandole 11mila euro

SASSARI – Nei giorni scorsi, gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Sassari hanno segnalato alla locale Autorità giudiziaria, l’autore di una truffa consumata ai danni di una donna residente in città. A marzo, la signora si era rivolta alla Polizia poiché ignoti truffatori, erano riusciti a ottenere i dati di accesso al suo conto corrente on-line, asportandole 11mila euro.
Tutto è partito da un finto sms da parte della “Banca Intesa San Paolo”, con il quale le veniva segnalato un accesso anomalo nel proprio conto corrente, con allegato un link sul quale accedere per ovviare al tentativo segnalato. La signora ha quindi completato tutti campi con i propri dati anagrafici e inserito anche il numero di telefono per essere ricontattata. Poco dopo, la donna è stata contattata, con numero nascosto, da un sedicente operatore della banca, chiedendole di entrare nel proprio conto corrente per verificare le presunte irregolarità. Al termine della chiamata, la donna ha fatto nuovamente accesso al suo conto corrente, appurando che ignoti avevano effettuato un bonifico di 11mila euro per l’acquisto di un orologio Rolex.
Il tempestivo intervento della Squadra Mobile ha permesso di accertare immediatamente l’intestatario dell’Iban destinatario del bonifico fraudolento, contattando la banca ricevente e sospendendo momentaneamente l’accredito. L’attività degli investigatori della Polizia di Stato, ha permesso di risalire sia all’intestatario, sia al reale utilizzatore della numerazione, individuando e identificando l’autore della truffa, un 35enne di Frosinone, domiciliato in Campania, già noto alle Forze dell'ordine. La vicenda si è conclusa con l’immediato rientro del bonifico di 11mila euro nel conto corrente della denunciante.
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