Red
8 gennaio 2008
Sassari-Olbia, ok al tracciato della nuova strada

SASSARI - Sicurezza, riduzione dei tempi di percorrenza, rispetto dell'ambiente: sono i punti più importanti previsti nell'accordo raggiunto nel corso di una conferenza di servizi per le decisioni politiche del nuovo tracciato della Strada statale 597/199, la cosiddetta Sassari-Olbia. Hanno partecipato ai lavori i rappresentanti della Regione (guidati dall'assessore dei Lavori pubblici, Carlo Mannoni), delle Province di Sassari e Olbia Tempio, dell'Anas e dei Comuni interessati. Il tracciato proposto, lungo circa 75 km, parte dallo svincolo sulla S.S. 131 in prossimità di Ploaghe (facente parte del progetto di adeguamento della Carlo Felice in corso di Valutazione di impatto ambientale e previsto nella Legge Obiettivo); segue, nel primo tronco, da Ploaghe in linea di massima la configurazione della strada esistente, realizzando la nuova strada in affiancamento all'esistente, discostandosene in alcuni tratti, fino ad Oschiri; in questo tratto si potrà quindi realizzare la nuova strada senza interrompere il traffico e conservando la strada esistente come strada di servizio. Per il tronco compreso tra Oschiri e Monti si prevede invece un ammodernamento del tracciato attuale, rappresentato dall'allargamento della sezione stradale e da sporadiche correzioni dell'asse, studiate per aumentare i raggi di curvatura. Tra Monti e Olbia la soluzione adottatta è analoga a quella descritta per il primo tronco. La nuova strada terminerà in corrispondenza dello svincolo della circonvallazione esterna di Olbia, nei pressi dell'aeroporto. «Oggi abbiamo un quadro economico certo - commenta l'assessore Mannoni - 370 milioni di euro dei fondi Cipe 2007-2013 e la possibilità di dare priorità assoluta a un'opera che riteniamo indispensabile. Il 28 dicembre scorso il Presidente Soru ha chiesto al Governo che quest'opera sia inserita nell'elenco delle infrastrutture strategiche: ciò consentirà di accelerare le procedure d'appalto ‘a contraente generale', una scorciatoia burocratica prevista per le opere di importanza strategica in ambito nazionale. Insomma, ci sono tutti i presupposti per bandire la gara d'appalto in tempi strettissimi».
Foto d'archivio
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