Red
14 gennaio 2008
Rifiuti in Sardegna: Braccio di ferro politico
Il sindaco di Cagliari valuterà la possibilità di chiedere i danni all´immagine della città per lo sbarco dei rifiuti. Ormai chiaro l´intento propagandistico nelle proteste politiche contro lo sbarco dei rifiuti

CAGLIARI – Continua lo scontro sardo, tutto politico e propagandistico, in seguito alla decisione del Governatore Soru di accettare (insieme alla maggioranza delle regioni d’Italia) parte dei rifiuti napoletani. Il Sindaco di Cagliari e la Giunta valuteranno, insieme ai legali del Comune, la possibilità di “intraprendere le azioni legali per ottenere il risarcimento dei danni cagionati all'immagine della città”. Questo il documento approvato a votazione (19 si, 8 No e 1 astenuto) dal Consiglio Comunale del capoluogo isolano riunitosi in seduta straordinaria, dopo lo sbarco delle 532 tonnellate di rifiuti campani nel Porto Canale. Contestualmente bocciato (8 si, 18 no e 2 astenuti), invece, l’ordine del giorno del centrosinistra che, più responsabilmente, impegnava Sindaco e Giunta “a collaborare con la Regione alla soluzione di questa drammatica emergenza nazionale”, verificando che le scelte fossero “legate strettamente all'emergenza e compatibili con le capacità di smaltimento dei rifiuti da parte degli impianti sardi”. Intanto arriva oggi la dichiarazione del presidente Berlusconi affinché tutto il paese collabori alla risoluzione dell’emergenza. «Il paese – ha detto il Cavaliere - si è declassato a livello di un Paese del Terzo mondo ma la situazione è talmente grave che dovremmo tutti collaborare per cercare di superarla».
Nella foto il sindaco di Cagliari Emilio Floris
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