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10 febbraio 2021
Di Nolfo su Punta Giglio: Parco irrispettoso
A stretto giro di posta dalla richiesta del Consigliere Comunale e membro dell´Assemblea del Parco di Porto Conte di condivisione del progetto è arrivata la risposta della Cooperativa mentre l´Ente Parco continua in un irrispettoso assordante silenzio

ALGHERO - «Lunedì 1 Febbraio scorso avevo chiesto, pubblicamente e attraverso un comunicato stampa, al Parco di Porto Conte di condividere il progetto del “Rifugio di Mare” con la città di Alghero. A 10 giorni di distanza pare chiaro che la mia richiesta sia caduta nel vuoto. Una scelta quella della dirigenza dell'ente Parco che non capisco ma soprattutto che non accetto perché sembra essere una mancanza di rispetto istituzionale verso il sottoscritto e collettiva nei confronti di tutti gli algheresi. Chi amministra dovrebbe ben sapere che il Parco di Porto Conte è degli algheresi e non di chi - pro tempore - guida il comune o l'ente parco».
Parole durissime quelle del consigliere comunale algherese Valdo Di Nolfo, membro dell'assemblea di Casa Gioiosa, indirizzate alla presidenza del Parco a guida Raimondo Tilloca. Apprezzamento invece, per la tempestiva risposta della cooperativa “Il Quinto Elemento”, che ha vinto il bando del Demanio «sostituendosi di fatto a Comune ed Ente Parco», che ha pubblicato una lunga e complessa nota. «In questo testo vengono affrontati, tra gli altri, alcuni aspetti del progetto sui quali avevo io stesso posto l’attenzione» sottolinea Di Nolfo.
«Alla luce di ciò è chiaro quanto la richiesta di condivisione fosse doverosa, anzi imprescindibile per questo tipo di progettazioni in luoghi sensibili dal punto di vista non solo ambientale e storico ma anche affettivo. Che Comune di Alghero e Parco di Porto Conte imparino dall'accaduto: la partecipazione, la condivisione e la conoscenza da parte dei cittadini è un dovere morale per chi amministra – pro tempore – i beni della collettività. Che l'amministrazione comunale di Alghero e l'ente gestore del Parco di Porto Conte la smettano di abdicare al proprio ruolo e condividano il progetto pubblicamente, nell'assemblea del Parco – organo che coincide con il Consiglio Comunale – e alla città tutta» conclude Valdo Di Nolfo.
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