Red
17 marzo 2021
Vaccini in Case famiglia: il Pd non ci sta
«In Lombardia vaccinati tutti gli operatori delle case famiglia per minori, perché considerati un servizio prioritario. In Sardegna, a che punto siamo?». Se lo chiedono i consiglieri regionali del Partito democratico che, a tre mesi dall´inizio della campagna di vaccinazione anti-Covid, fanno il punto della situazione

CAGLIARI - «In Lombardia vaccinati tutti gli operatori delle case famiglia per minori, perché considerati un servizio prioritario. In Sardegna, a che punto siamo?». Se lo chiedono i consiglieri regionali del Partito democratico che, al 15 marzo, a tre mesi dall'inizio della campagna di vaccinazione anti-Covid, fanno il punto della situazione.
«La vaccinazione anti Covid-19 in Sardegna è ferma al 62,1percento, contro una media nazionale dell'83,8percento; a disposizione 220.750 dosi, somministrate 137.003. Già questo ci dice che le cose non vanno, non funzionano – sottolineano gli esponenti Dem - Non si è ancora compreso il criterio, del tutto differente da Assl a Assl, con il quale siano assegnate e riconosciute le priorità, ad esempio, dei soggetti fragili e delle categorie professionali che pure sono ben individuate nel Piano vaccinazione nazionale e proprio recentemente aggiornato. Non si conosce se gli operatori delle strutture residenziali per minori siano stati ricompresi, come da piano nazionale oppure qui si usino altri criteri. Eppure si tratta di operatori che non possono andare in Dad o in smart working, quindi? Cosa si deve aspettare? La fortuna di vivere in un'Isola che naturalmente rallenta la diffusione dei contagi non implica scuse né, tantomeno, giustifica la cattiva organizzazione».
«Si sono vaccinati gli amministrativi dell'Ats, quelli dell'Università, ogni giorno si denunciano i disservizi del piano vaccinale per gli anziani, ancora niente si sa per i dializzati, i pazienti oncologici, i cardiopatici e e per le categorie fragili, per gli operatori delle strutture residenziali per minori e per anziani. Ci pare, dalle continue sollecitazioni che giungono – proseguono dai banchi del Pd - che si continui ad andare avanti alla cieca, senza dare risposte nonostante le 102 interrogazioni, undici mozioni, sei interpellanze depositate in Consiglio regionale e presentate dai soli democratici, a cui vanno aggiunte tutte quelle delle altre Opposizioni. Permane un atteggiamento di l'indifferenza alle richieste di informazioni dei consiglieri e dei cittadini. Quando è partita la campagna di vaccinazione ci siamo distinti immediatamente per aver vaccinato poco e male. Nulla e neppure poco cambia. Ultimi eravamo e ultimi siamo, ancora. Altro che tutto sotto controllo, tutto in ordine. Siate seri».
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