G.M.Z.
31 gennaio 2008
Piano Paesaggistico referendum addio
Respinto definitivamente il ricorso presentato dal Comitato promotore con a capo l'onorevole di Forza Italia Pili

CAGLIARI – Respinto definitivamente il ricorso sul referendum per il Piano Paesaggistico Regionale. I giudici del Tribunale civile di Cagliari hanno detto no anche al reclamo presentato dal deputato di Forza Italia Mauro Pili. Il collegio, presieduto da Giangiacomo Pisotti, ha deciso che il Ppr non può essere esaminato nell'insieme, in quanto materia non omogenea, rigettando, di fatto, l’ammissibilità del voto. E’ il secondo no, dopo quello formalizzato in seguito al ricorso (sempre di Pili) presentato per ottenere la sospensione della decisione dell'Ufficio per il Referendum sull'ammissibilità del referendum abrogativo del Piano paesaggistico. L’ultima decisione è arrivata nella tarda mattinata di ieri, presa dal colleggio presieduto da Gian Giacomo Risotti. «Le valutazioni del Tribunale civile di Cagliari sono andate decisamente al di là delle nostre aspettative». È il primo commento dell'assessore regionale dell'Urbanistica, Gian Valerio Sanna. «Il Tribunale ci dice che dobbiamo consentire all'elettore di esprimersi su un argomento che riguarda l'interesse pubblico, e non l'interesse di parte. Per ottenere questo, il referendum deve avere il suo oggetto specifico. A detta dei magistrati, il referendum così definito toglieva la libertà di scelta agli elettori. Dunque, è stata impedita la volontà di condizionare gli elettori. Altro che imbavagliarli». «L'argomento - ha aggiunto l'assessore Sanna - è talmente eterogeneo e complesso che si sviluppa in 114 articoli suddivisi in tre sezioni. Perciò sarebbe difficile pronunciarsi in merito. L'ordinanza dice testualmente che ‘il quesito proposto dal Pili non è chiaro' e che le varie disposizioni del Piano paesaggistico non sono sostanzialmente omogenee. D'altronde, la cancellazione totale di questo provvedimento metterebbe la Regione in condizione di vaghezza».
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