Domani, giovedì 29 aprile, all´Università delle Tre età, alle ore 16.30 e in modalità didattica a distanza, il terzo seminario a cura della dott.ssa Alessandra Derriu sul vino visto come farmaco, anestetico, disinfettante, e ancora sostentamento: dalla cucina alla medicina il vino diventa cura, terapia, magia
ALGHERO – Domani, giovedì 29 aprile, l´Università delle Tre età, propone, sempre alle ore 16.30 e in modalità didattica a distanza, il terzo seminario su
Il vino nelle pratiche magico-curative in Sardegna, a cura della dott.ssa Alessandra Derriu, che parlerà di diversi aspetti legati all'uso del vino approfondendone l'utilizzo come farmaco, per il corpo e per la mente. Nell’antichità il vino era usato nei rituali, offerto agli Dei, bevuto e mischiato agli alimenti: dal Medioevo in poi il vino è benedetto, è sacro, è sangue di Cristo, e viene utilizzato contro il male per le sue proprietà curative ed esorcistiche
«Il seminario sull’utilizzo del vino nelle pratiche magico-religiose e terapeutiche è “un viaggio dalla domesticazione della vite in Sardegna (XIV-XIII sec. a.c) ai documenti dell’Inquisizione spagnola - racconta Alessandra Derriu - e del ‘700 sardo che ci parlano di preparati, medicamenti, decotti e fumigazioni a base di vino. Si analizzeranno le pratiche attribuite alla strega di Siligo Julia Carta, della fine del 1500, che curava le persone con l’utilizzo del vino, e ancora vedremo il caso di una monaca di Sarule del 1728, vittima di maleficio e curata con il vino benedetto».
Durante il seminario si parlerà del «vino visto come farmaco, anestetico, disinfettante, e ancora sostentamento: dalla cucina alla medicina il vino diventa cura, terapia, magia che da sempre, nei preparati viene mischiato al sangue, simbolo di vita e fertilità - prosegue la dott.ssa Derriu - due fluidi dalla grande simbologia salvifica che uniscono sacro e profano, superstizione e religiosità e l’’uso del vino si ritrova nella medicina popolare e nella medicina sacra attestata in Sardegna con lo scopo di ripristinare l’equilibrio psicofisico e la buona riuscita è custodita anche nell’effetto placebo e nella forza della fede». La partecipazione e l'invito è esteso a chiunque fosse interessato: chi volesse collegarsi potrà contattare la segreteria dell'Ute che fornirà il link necessario per il collegamento.
Nella foto: Alessandra Derriu