Red
26 maggio 2021
A Oristano la prima nave gasiera Gnl In Italia
Il “Tanker” è approdato questa mattina. «Si apre una nuova prospettiva di sviluppo per la Sardegna», dichiara il presidente della Regione autonoma della Sardegna Christian Solinas

ORISTANO - «Un momento importante non solo per la Sardegna, ma anche nella storia dei traffici commerciali che solcano da millenni il Mare Nostrum. Si tratta di una tappa fondamentale per la realizzazione del processo di transizione ecologica della Sardegna». Lo ha detto il presidente della Regione autonoma della Sardegna Christian Solinas che ha presieduto la cerimonia di ormeggio della prima nave carica di gnl, nel porto di Oristano. «L’approdo del “Tanker” è il primo tangibile passo della strategia di sviluppo energetico della Giunta regionale, che ha un duplice obiettivo: abbassare le tariffe energetiche dei sardi e colmare il gap infrastrutturale in ottica pienamente green - ha proseguito Solinas - Questa giornata segna l’avvio della realizzazione concreta di uno dei miei principali obiettivi, primo tangibile passo del progetto di sviluppo energetico sostenibile per colmare il gap infrastrutturale che separa la Sardegna dal resto del Paese e restituire alla nostra Isola una competitività energetica pari a quella delle regioni continentali».
Il progetto è parte della strategia energetica della Regione, che ha l’obiettivo di porre la Sardegna sulla strada della neutralità climatica e conseguentemente della totale decarbonizzazione entro il 2050. E' il frutto di un accordo con la società “Britannica Avenir Lng” per la fornitura di gas Gnl per mezzo del terminale navale di rigassificazione “Avenir accolade”, che fungerà da rigassificatore offshore. La nave gasiera ha consegnato oggi il primo carico di Gnl al terminale “Higas” al porto di Oristano, con un volume del carico di circa 7mila metri cubi. Il Gnl ha caratteristiche di economicità nei costi, potere calorifico con ridotto impatto ambientale e versatilità nei molteplici utilizzi: si presta all’uso industriale e all’autotrazione, ma è adattabile anche agli impianti domestici. Inoltre, è fondamentale per la capacità di riduzione media del 25percento delle emissioni di Co2 in atmosfera rispetto ai combustibili tradizionali derivati dal petrolio; pertanto si ha un sensibile abbattimento di polveri sottili e di altre sostanze nocive o inquinanti dell’aria.
«La Sardegna - ha sottolineato il governatore dell'Isola - sta attraversando una fase di sviluppo energetico particolarmente delicata. Il Piano di metanizzazione della Regione si inserisce tra gli obiettivi primari del programma di questa Giunta. Fin dal nostro insediamento, abbiamo lavorato all’implementazione delle infrastrutture energetiche dell’Isola a favore di una progressiva decarbonizzazione del territorio. Non guardiamo al gas solo come obiettivo, ma anche come forma di transizione verso l’idrogeno. Non si può più tollerare una discriminazione che porta i sardi a pagare l’energia il 30-35percento in più. Oggi, la Sardegna ha fatto un effettivo passo in avanti verso la decarbonizzazione dell’Isola entro i termini prestabiliti al 2050, creando un virtuale, ma consistente ponte di transizione verso lo stop definitivo all’utilizzo del carbone, in perfetta armonia con i principali obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza in materia di transizione ecologica. Nonostante la nostra Isola sconti la presenza sul proprio territorio di due delle prime tre aziende “energivore” del Paese, nei settori petrolchimico e metallurgico, il processo di metanizzazione impatterà in maniera significativa sul piano industriale delle grandi industrie. E' un passo verso il superamento di varie circostanze che in passato hanno determinato la chiusura di poli industriali per via di costi energetici non più sostenibili. Anche il deposito costiero di Gnl di Santa Giusta entra sul mercato dopo un mese dall’avvio dell’esercizio provvisorio durante il quale sono stati condotti gli ultimi test».
Nella foto: il presidente della Regione Christian Solinas
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