Confermata l´apertura della coordinatrice regionale di Fratelli d'Italia ai due esponenti algheresi del gruppo Misto. Oggi gli incontri decisivi: sullo sfondo la posizione del sindaco Mario Conoci, sempre più spazientito da tanta confusione
ALGHERO - Giornata intensa quella di giovedì ad Alghero, dove si sono rincorsi incontri strettamente riservati e una serie di riunioni in casa Fratelli d'Italia, alla presenza della coordinatrice regionale Antonella Zedda (
nella foto). Attesa da settimane dal sindaco per districare il caso-Di Gangi dopo il ritiro delle deleghe assessoriali, ieri la coordinatrice è sbarcata a sorpresa in Riviera del Corallo col chiaro intento di porre fine al caos interno al partito e ridare linfa ad un gruppo che senza gli esponenti storici della destra algherese pare sempre più in affanno, anche di consensi oltreché di credibilità [
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Stando alle numerose indiscrezioni che circolano a Porta Terra, la Zedda avrebbe incontrato Marco Di Gangi, con cui rimarrebbe un feeling particolare, nel tentativo di costruire un nuovo orizzonte al gruppo consiliare, salvando il ruolo dell'assessore all'interno della Giunta Conoci. Da qui le rassicurazioni spedite all'indirizzo del sindaco, sempre più spazientito da tanta confusione, con l'impegno di chiudere la crisi interna al partito nell'arco delle prossime ore. Come anticipato da
Alguer.it, tutte le pressioni si sarebbero concentrate sui due esponenti del gruppo
Misto, Monica Pulina e Giovanni Monti [
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Ponti d'oro per loro, con la proposta di contare di più all'interno della maggioranza, fino alla possibilità di indicare un proprio delegato nell'esecutivo Conoci, ridiscutendo gli stessi equilibri interni alla coalizione. Spostamenti e strategie che rimangono puramente aritmetici: il gruppo consiliare, infatti, oggi è saldamente costituito dal capogruppo Christian Mulas, tra i più attivi consiglieri della maggioranza, che difficilmente vedrebbe di buon occhio un repentino trasformismo. Sullo sfondo rimane sempre la lotta per il controllo del partito e la conseguente diaspora interna che aveva visto staccarsi il circolo
Tricolore, in netto contrasto con le posizioni dell'assessore Di Gangi, mal digerito dal primo minuto perchè considerato «un personaggio politico errabondo» [
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