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Alguer.itnotiziealgheroPoliticaSanità › Riordino sanità in Sardegna. Marino all´Asl: aperti al confronto
S.A. 22 agosto 2024
Riordino sanità in Sardegna
Marino all´Asl: aperti al confronto
L´assetto organizzativo del sistema sanitario regionale, approvato con delibera odierna dalla Giunta regionale e l´avvio dell´iter legislativo con un percorso di discussione è il tema sul quale si sofferma il sindaco Raimondo Cacciotto nelle sue considerazioni di seguito riportate
Riordino sanità in Sardegna. Marino all´Asl: aperti al confronto

ALGHERO - Si va verso la nuova riorganizzazione sanitaria in Sardegna nella bozza circolata nelle ultime ore dopo l'approvazione da parte della giunta regionale del disegno di legge che avvia l'iter per il commissariamento delle Asl, Aou e Arnas Brotzu. Altri punti riguardano l'assistenza territoriale e l'utilizzo delle nuova tecnologiche come la telemedicina e i compiti dell'Ares. Tra i punti che riguardano Alghero c'è anche il passaggio di gestione dell'ospedale Marino dall'Aou all'Asl, un cambio che sta provocando un corto circuito politico nella politica algherese, con una netta contrarietà dei partiti di centro destra. Di diversa opinione il sindaco Raimondo Cacciotto.

«Nel disegno di legge di modifica del sistema regionale sanitario della Giunta regionale in carica si prevede il mantenimento delle attività formative nei presidi territoriali per le scuole di specializzazione, da formalizzare con protocollo attuativo di intesa tra Asl e l’Università al fine di estendere la rete formativa regionale: è una scelta intelligente. Rimane l’apporto dell’Università nei nostri ospedali, ma la gestione dei presidi rimane al territorio, cioè alla Asl. Anche per avere finalmente i requisiti del DEA di primo livello. Da qui deve partire la discussione nel territorio, con i cittadini, i comitati, gli operatori e le forze sociali e sindacali, con un approdo in consiglio comunale in tempi rapidi, prima comunque dell’approvazione della legge in Regione. La proposta dovrà infatti essere tradotta in legge dopo il percorso in commissione e aula con possibilità di ulteriori modifiche da condividere con i territori» spiega il primo cittadino.

E prosegue: «In questi anni si è navigato a vista, con interventi tampone e nessuna azione strutturale: solo parole e pochi fatti. L’operatività dell’Ospedale Marino, che continua ad essere precaria e deficitaria è stata garantita in questi anni dalla professionalità di medici e infermieri e operatori sanitari. E’ stata aperta, con ritardo, una sola sala operatoria su tre, e per le altre due mai sono iniziati i lavori per metterle in sicurezza. Si è fatto ricorso a prestazioni aggiuntive e a gettone che non danno garanzie di stabilità nel futuro. Continuiamo a chiedere con forza, e vigileremo in tal senso, la disponibilità della Regione e della ASL ad assegnare il personale necessario per il funzionamento ed il potenziamento dell’Ospedale Marino, quali infermieri e strumentisti, medici ortopedici, anestesisti e della riabilitazione, pur riportando però gli ospedali nella gestione territoriale. L’Università continuerà a svolgere il suo ruolo nei presidi territoriali, ma la gestione degli ospedali dovrà essere unitaria».

«Detto questo, non ci sottraiamo al confronto sul tema, che così come ampiamente dimostrato in questi mesi, al contrario di quanto ha fatto il centrodestra nella passata consiliatura. Per cui, non temano i forzisti algheresi. Ma è curioso che ciò venga chiesto a poche ore dalla pubblicazione di una Delibera di Giunta regionale che di fatto apre ad un percorso di discussione che dovrà fare il suo iter in Commissione e in Consiglio regionale, e quindi aperta certamente a modifiche e ad integrazioni. Nessun timore quindi, per l’apertura al confronto. Lo abbiamo già fatto peraltro in commissione consiliare e continueremo a farlo, confidando nel contributo di tutti e sicuri che ai cittadini interessa solo una cosa, cioè che i servizi e le prestazioni mediche vengano garantiti» conclude Cacciotto.
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