ALGHERO - «Mentre la situazione del porto di Alghero è desolatamente sotto gli occhi di tutti, mentre urge intervenire con decisioni drastiche per rimediare a tanti anni di assenza di una guida in grado di programmare interventi e di razionalizzarne l’uso, mentre il far west delle regole è nella sua fase più cronica, c’è chi parla di copianificazione, di concertazione, di dialogo e di possibilità a dir poco remote. Tradotto: calende greche». Si inserisce anche Christian Mulas, coordinatore del “Circolo del Buon Governo-Giovani Uniti”, nel dibattito scatenatosi in città sull’opportunità di inserire il porto di Alghero all’interno dell’Autorità Portuale del Nord Sardegna. Mulas è netto nel suo argomentare. «La cosa che riteniamo sia più grave è che il rappresentante del Pd Mario Bruno utilizzi l’argomento dell’Autorità Portuale, dimostrando peraltro scarsa conoscenza dei problemi della portualità, insinuando la paura tra gli operatori per farsi campagna elettorale in vista delle prossime Elezioni Regionali. La differenza tra le due visioni, quella del sindaco Marco Tedde e quella di Mario Bruno – spiega Mulas - sta tutta qui. Il sindaco cerca di programmare il futuro del porto, cercando di fare in modo che produca economia e posti di lavoro, Mario Bruno, invece, al porto “pesca” solo voti, alimentando falsità come quella del “consegnare il Porto ad Olbia”. Non si spiegherebbe altrimenti la sua posizione, che tende a conservare lo stato delle cose nel porto di Alghero, facendo credere che esistano alternative, terze vie impossibili, ma che di fatto propone lo Status Quo». Secondo il Circolo del Buon Governo-GiovaniUniti, il porto dovrebbe essere gestito in maniera razionale, con la salvaguardia dei diritti dei piccoli diportisti, dei club e delle associazioni, e con lo sviluppo armonico sia degli spazi in acqua che degli spazi a terra. «Noi riteniamo che il porto non sia solo “la gestione dei posti barca”, come sostiene nella sua visione limitata l’onorevole Bruno, ma sia anche e soprattutto la gestione ordinata e produttiva degli spazi a terra, in particolare con il Piano Particolareggiato del Porto di prossima approvazione da parte dell’Amministrazione. In riguardo allo strumento di pianificazione, la cui redazione è stata chiesta espressamente in deroga alla Regione dal sindaco Tedde – ricorda il coordinatore - sarebbe interessante sapere da Mario Bruno quali sarebbero i tempi di approvazione da parte della Regione, ammesso che sia la Regione ad approvare il Piano, vista l’incertezza sulle responsabilità che è regnata in questi anni. Noi siamo d’accordo nel dire basta a questo stato di cose, nel dire basta al caos del porto, e vediamo una grande opportunità nell’ingresso nell’Autorità Portuale del Nord Sardegna, che, per inciso, approverebbe il Piano senza perdite di tempo, ad Alghero, nella sede circoscrizionale, con i rappresentanti algheresi, mica di Olbia. Crediamo che sia ora di dire basta alle bugie, come quella che racconta che gli algheresi non possono governare il porto all’Interno dell’Autorità. Perché fino ad oggi gli algheresi hanno forse governato il Porto? Il porto è stato governato dai burocrati della Regione che non hanno la minima idea di cosa significhi programmare. E’ ora di dire basta alle bugie, caro onorevole Bruno».

Nella foto: Christian Mulas, coordinatore del “Circolo del Buon Governo-Giovani Uniti”