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«Sanità, il fallimento Todde-Bartolazzi»
Così Corrado Meloni, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, ha commentato la situazione all’interno delle Aziende sanitarie isolane

CAGLIARI – «Crolla un altro ‘mantra’ dei cinquestelle: la politica fuori dalla sanità. Hanno sacrificato i conti pubblici, rinviando di quattro mesi la Finanziaria, pur di approvare la 'riformina sanitaria' e nominare i commissari delle aziende. Hanno litigato all’interno del ‘campo largo’ sulle nomine, coi pentastellati padroni assoluti ai danni del Pd, ed ora, apprendiamo dai giornali locali, servirà una riunione di maggioranza per decidere come procedere nelle nomine di direttori sanitari e amministrativi delle Asl, che in verità per legge spettano ai commissari. Insomma, a due mesi dall’approvazione della 'riformina' l’operatività delle aziende sanitarie è ancora bloccata e i commissari durano in carica appena sei mesi. Basterebbero questi elementi per dichiarare il fallimento della gestione sanitaria del duo Todde-Bartolazzi con le opportune conseguenze politiche per entrambi».
Così Corrado Meloni, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, ha commentato la situazione all’interno delle Aziende sanitarie isolane. «Suggerirei ai commissari di nominare subito, e comunque prima della riunione di maggioranza, i direttori sanitari e amministrativi, anche per evitare di incorrere negli stessi problemi avuti anni fa da Sandra Lonardo, allora presidente del Consiglio regionale della Campania, in riferimento a presunte pressioni sul direttore generale di un'azienda ospedaliera campana per alcune nomine», ha aggiunto Truzzu, capogruppo di FdI in Consiglio regionale.
«Ad oltre un anno dall’insediamento della Giunta regionale, le chiacchiere sulla situazione della sanità cominciano ad essere troppe e abbondantemente stucchevoli. Giunta e maggioranza, concentrate esclusivamente sulle poltrone, si devono occupare urgentemente dei problemi della sanità sarda, addirittura acuiti in questi ultimi mesi, come dimostrano le numerose manifestazioni di cittadini e amministratori disperati in ogni angolo della Sardegna» ha concluso Truzzu.
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