E´ la denuncia di Mauro Pili, già presidente della Regione Sardegna, che commenta così l´episodio avvenuto ad Alghero nei giorni scorsi: «quel pestaggio ha altri significati rispetto a quella bibita negata, è la fotografia di metodi che non appartengono alla Sardegna, non appartengono ad Alghero e alla sua millenaria storia! E rivolge un appello ai Prefetti
ALGHERO - «Non gli hanno dato un pugno, e già sarebbe stato un fatto di una gravità inaudita! Lo hanno pestato a sangue, in comitiva "famiglia", steso per terra, inerme, preda della furia omicida di questa gentaglia che non si puó chiamare comitiva di turisti! Il fatto criminale che si è consumato la notte scorsa ad Alghero, all'interno di uno dei più noti alberghi della magnifica Riviera del Corallo, non può essere in alcun modo derubricato a modesto fatto di cronaca! Non è stata una scazzottata, già di per se deplorevole: è stato un regolamento di conti, tra un povero barman, colpevole di far rispettare le regole dentro l'hotel, e un manipolo di familiari allevati con lo spirito del pestaggio e del regolamento dei conti! Lo sanno in molti, ma nessuno lo dice: dietro quel pestaggio ci sono avvisaglie e frequentazioni pericolose, di gentaglia che arriva in Sardegna per controllare, per imporre regole, per infiltrarsi nei territori con le buone e con le cattive maniere!».
E' la denuncia di Mauro Pili, già presidente della Regione Sardegna, che commenta così l'episodio avvenuto ad Alghero nei giorni scorsi: l'aggressione di un dipendente dell'hotel Baia di Conte da parte di un gruppo di ospiti della struttura [
LEGGI]. Secondo Pili la natura è chiara: «quel pestaggio ha altri significati rispetto a quella bibita negata, è la fotografia di metodi che non appartengono alla Sardegna, non appartengono ad Alghero e alla sua millenaria storia!» E rivolge un appello alle autorità competenti: «i Prefetti abbiano il buon senso di convocare i comitati per l'ordine pubblico, sentano il dovere di non mettere il silenziatore a questi fatti, a tanti episodi, a tante compravendite indiscriminate, abbiano l'onestà intellettuale di non tacere solo per compiacere al potere!»
Nella foto: Mauro Pili