Red
30 agosto 2008
"Pianoless", il jazz di Frassetto scalda Nuoro
Doppio appuntamento oggi per la rassegna di concerti collegata al Seminario Jazz diretto da Paolo Fresu

NUORO - Doppio appuntamento, oggi, sabato 30 agosto a Nuoro, per la rassegna di concerti collegata al Seminario Jazz diretto da Paolo Fresu, che mercoledì ha aperto i battenti della sua edizione numero venti (in programma fino al 6 settembre). Mentre in giornata le attività didattiche vanno avanti con le lezioni di teoria e pratica jazzistica alla Scuola Civica di Musica "Antonietta Chironi", in serata le attenzioni si spostano nei cortili della Casa Deledda per due diversi set musicali.
Si comincia, alle 21, con "Pianoless", un progetto (senza pianoforte, come suggerisce il titolo) diretto da Giovanni Agostino Frassetto, uno dei docenti ormai "storici" del Seminario nuorese, dove insegna teoria e musica d'insieme. Brani originali e standard costituiscono il repertorio dell'ensemble riunito intorno al musicista sassarese e caratterizzato dalla prevalenza degli strumenti a fiato: a comporne i ranghi, un pool di musicisti sardi, diversi dei quali "in prestito" dall'Orchestra Jazz della Sardegna diretta dallo stesso Frassetto, qui impegnato al flauto con Francesco Lento alla tromba, Paolo Carta Mantiglia e Luca Vito Lanza ai sassofoni, Salvatore Moraccini al trombone, Paolo Spanu al contrabbasso e Roberto Migoni alla batteria. Completa l'organico la fagottista francese Sophie Bernado, vincitrice l'anno scorso di una delle borse di studio offerte dal Seminario jazz.
In ossequio al ventennale dell'iniziativa didattica organizzata dall'Ente Musicale di Nuoro, la rassegna di concerti quest'anno ruota intorno a varie formazioni dirette dagli stessi insegnanti dei corsi. Obbedisce alla regola anche il secondo set di domani sera (sabato 30): protagonista il quintetto intestato ad Attilio Zanchi, docente al Seminario nuorese fin dalla sua prima edizione (nel 1989). Insieme al contrabbassista milanese saliranno sul palco Gendrickson Mena alla tromba, Gianni Azzali al sassofono, Roberto Cipelli (con il quale Zanchi condivide da oltre vent'anni la militanza nel quintetto di Paolo Fresu, oltre all'esperienza dell'E.S.P. Trio) al pianoforte e Marco Castiglioni alla batteria, per dare vita a "Portrait of Mingus": una rilettura di pagine celebri di Charles Mingus alternate a composizioni originali ispirate o vicine alla poetica del grande contrabbassista e compositore afroamericano, autentica icona del jazz moderno, scomparso ventinove anni fa.
Nella foto Giovanni Agostino Frassetto e Sophie Bernado
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