Red
3 settembre 2008
L´Oscenario di Alghero: Subito una Commissione
«Siamo all’emergenza rifiuti. Se non è Napoli, è la strada per arrivarci». Per Luciano Deriu, rappresentante cittadino di Legambiente, occorrono misure straordinarie e azioni condivise, mettendo attorno ad un tavolo e richiamando alla responsabilità i principali attori di questa inquietante vicenda ambientale

ALGHERO - «Lo scenario (l’oscenario) che si presenta ad Alghero in questi giorni di fine estate è la rappresentazione del fallimento della nuova gestione dei rifiuti nel quale avevamo riposto la speranza di una città pulita». Lapidario Luciano Deriu, rappresentante cittadino di Legambiente, nel prendere atto della terribile situazione igienica in cui versa il territorio di Alghero.
La situazione da la misura dell’asperità del conflitto che si è aperto tra la società di gestione e i dipendenti. Ma anche dell’impotenza dell’Amministrazione e della indifferenza di categorie che potrebbero contribuire non poco ad arginare lo straripamento della mondezza. «Tra i cittadini e gli ospiti estivi si registra un aumento della sensibilità ecologica, ma quelli privi di considerazione per il bene pubblico sono più numerosi e oggi vincono questa partita», dichiara Luciano Deriu.
«Ormai è a chi può buttare di più. Volano nel vento d’autunno pacchi di volantini dei supermercati, buste di plastica, piatti e bottiglie di Pet, tutti prodotti riciclabili e anzi eliminabili a monte se ce ne fosse la volontà».
«Con i cumuli di spazzatura tornano i topi (anche a due passi dal Centro, dietro l’ex Esit) e tornano le blatte che non vedevamo da anni, da sempre indicatori di degrado avanzato. Ad agosto la Legambiente ha distribuito sulle spiagge seimila portacicche in Mater bi (una plastica derivata dal granturco), eppure spiagge e scogli sono invasi dal famigerato filtro giallo cui occorrono centinaia di anni per decomporsi. La bella strada panoramica per Bosa è una periferia di Napoli».
S«i usa in genere significare soprattutto il danno d’immagine per la città e per il nostro turismo. Il che è sicuramente grave, ma ancora prima dell’immagine occorre considerare la caduta di vivibilità e di qualità di vita dei cittadini residenti».
Di fronte ad una tale emergenza occorrono misure straordinarie e azioni condivise, mettendo attorno ad un tavolo e richiamando alla responsabilità i principali attori di questa inquietante vicenda ambientale: amministratori, gestori del servizio, lavoratori del settore, grande distribuzione, commercianti e quanti possono contribuire ad avviare una soluzione collettiva del problema.
Il rappresentante di Legambiente pensa a una sorta di commissione, che unisca le forze e ricerchi un percorso capace di invertire la brutta direzione che abbiamo intrapreso. Soprattutto - precisa - l’obiettivo della città pulita deve diventare una priorità assoluta nella politica cittadina. «Il problema è certo strutturale e di non facile soluzione, ma è scandaloso che neppure si riesca a realizzare azioni minime e di grande effetto come può essere una pulizia della scogliera, almeno una o due volte a stagione, o (anche se non di competenza comunale) la cancellazione di quel brutto spettacolo della strada di Bosa convertita a discarica lineare», conclude Deriu.
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