SASSARI - Gli olivicoltori sardi, insieme a Coldiretti e a tutte le cooperative olearie dell’isola, lanciano un grido d’allarme dell’intero comparto, vista la particolare situazione che stanno vivendo per il drammatico abbattimento del prezzo del prodotto subito in quest’ultimo anno.

«Questo trend tendente al ribasso», sostiene Pietro Pulinas, presidente dell’Appos di Sassari, «cominciato già da alcuni anni, è sceso ad circa 1 euro e 50, toccando il livello più basso ed è certo che continuerà con questo andamento, dato che non vi è alcun segnale di ripresa del mercato, mettendo a serio rischio l’intero comparto anche in prossimità della nuova annata.

Si rischia -continua Pulinas – di non poter affrontare la prossima campagna di raccolta delle olive, in quanto i nostri depositi sono pieni di olio invenduto».

Il prezzo dell’olio di oliva – incalza Pietro Greco, direttore di Coldiretti Sassari - si colloca molto al di sotto della soglia di vivibilità delle imprese olivicole a conduzione familiare, che non riescono più a far fronte alle spese vive di gestione e ai costi di produzione.

Ciò fa presumere - continua - che il calo del prezzo di acquisto scaturisca per un motivo molto semplice: arrivo di olio di dubbia provenienza. Ecco quindi l’importanza di controlli e di leggi (vedi l’etichettatura e la rintracciabilità) che ancora nel mondo dell’olivicoltura non sono ben applicate.

«Ulteriore beffa», aggiunge Greco, «è che c’è il rischio di non sapere dove portare la sansa di lavorazione della nuova campagna alle porte, in quanto in Sardegna non vi sono più centri di stoccaggio autorizzati. Ecco quindi l’urgenza e la necessità per far fronte alla crisi del settore».

Pertanto alla luce di quanto esposto e a causa della drammaticità della situazione, Coldiretti Sassari, la cooperativa Appos Sassari e le Associazioni Olivicole dell’intera Sardegna hanno indetto una conferenza stampa per lunedì 18 Maggio alle ore 10,00 presso la sede della Coldiretti Sassari in Via Budapest 10.

Durante l’incontro con la stampa, verrà denunciato il gravissimo stato di crisi del settore olivicolo, verrà ribadita l’esigenza di attivare più controlli per l’intero comparto e si chiederà un intervento straordinario delle istituzioni regionali per sostenere il comparto olivicolo dell’intera isola.