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Red
22 giugno 2009
De Giovanni: “Ho conosciuto Luce Marinetti”
Per il centenario del Futurismo, Luce sarebbe stata invitata in Sardegna per conoscere l’opera e la testimonianza epistolare tra il padre e Corona

ALGHERO - «Ho conosciuto Luce Marinetti nella primavera del 2008 all’apertura del Convegno sul Futurismo organizzato a Roma in anteprima nazionale da Luigi Tallarico, notissimo critico d’arte autore, tra l’altro, del volume "Un secolo futurista" (edizioni Nemapress) uscito in occasione del centenario con prefazione di Umberto Croppi, assessore capitolino alle politiche culturali».
«Orbene - sottolinea Neria De Giovanni - io presentavo un contributo sulle donne del movimento ed in particolar modo parlavo di Benedetta Cappa la moglie di F.T. Marinetti e dunque mamma di Luce. Ma soprattutto avevo un omaggio per lei: le consegnai il libro "Mi fioriva un’Isola nel cuore" raccolta poetica di Giovanni Corona scrittore di Santulussurgiu, in Sardegna, che ebbe una fitta corrispondenza epistolare con Marinetti in cui si plaude all’amico “futurista” sardo».
«Proprio per il centenario del Futurismo, Luce sarebbe stata invitata in Sardegna per conoscere l’opera e la testimonianza epistolare tra il padre e Corona, manifestazione ulteriore di come il futurismo non sia stato un movimento soltanto milanese o romano, ma abbia invenato della sua vigorìa tutte le regioni d’Italia, Sud ed Isole comprese! Ricordo Luce, una donna molto elegante che, come lasciava presagire il suo nome, riempì di luminosità la sala del Ministero dei Beni culturali che l’accoglieva».
«Il mio intervento sulle donne futuriste appare adesso come ulteriore contributo critico in un libro di Pierfranco Bruni, direttore del Centro Studi e ricerche “Francesco Grisi”, Futurismo oltre i Futuristi, edito dal CSR e dalla Nemapress, a lei dedicato. Avremmo preferito offrirglielo di persona ma siamo certi che avrà comunque gradito la dedica», conclude Neria De Giovanni.
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