|
Cor
23:05
Liliana Cano, il libro all’ExMè di Nuoro
Il libro, firmato da Davide Mariani, docente di Storia dell’arte contemporanea e Museologia presso l’Accademia Sironi, è l’esito di un progetto di ricerca sviluppato all’interno dell’ecosistema dell’innovazione PNRR e.INS – Ecosystem of Innovation for Next Generation Sardinia

NUORO - Dopo le prime due tappe a Sassari (6 novembre, Auditorium Ex-Ma.Ter) e a Cagliari (5 dicembre, Galleria Comunale d’Arte), prosegue a Nuoro il percorso di presentazione del volume Liliana Cano. Abitare lo spazio. Opere pubbliche in Sardegna, pubblicato da Poliedro (Ilisso Edizioni) per l’Accademia di Belle Arti “Mario Sironi” di Sassari. L’appuntamento è fissato per giovedì 11 dicembre 2025, alle ore 17:30, nella sala convegni dell’ExMè, in piazza Mameli 1. Il libro, firmato da Davide Mariani, docente di Storia dell’arte contemporanea e Museologia presso l’Accademia Sironi, è l’esito di un progetto di ricerca sviluppato all’interno dell’ecosistema dell’innovazione PNRR e.INS – Ecosystem of Innovation for Next Generation Sardinia. La pubblicazione combina analisi scientifica, ricognizione iconografica e restituzione culturale, con l’obiettivo di proporre nuovi itinerari tematici per valorizzare il territorio e riflettere sul patrimonio artistico come bene comune.
La monografia propone la prima ricostruzione strutturata delle opere pubbliche realizzate da Liliana Cano (1924–2021) in Sardegna: murales, pale d’altare, cicli pittorici e sculture disseminati in oltre venti Comuni, da Oliena a Ozieri, da Fonni a Bultei, da Santa Teresa Gallura a Bono. Un patrimonio diffuso, poco conosciuto nella sua complessità, che il volume rende finalmente accessibile attraverso materiali d’archivio inediti, rilievi fotografici e un apparato critico aggiornato. «Restituire la mappa delle opere pubbliche di Liliana Cano significa riconoscerne l’importanza nella storia dell’arte contemporanea sarda – sottolinea Davide Mariani – e riportare attenzione su interventi che hanno contribuito a costruire paesaggi culturali. Documentarli significa inoltre preservarne la memoria e comprendere come l’arte possa ancora incidere sulle comunità, generando dialogo e processi di conoscenza del territorio».
Le oltre 130 immagini che accompagnano il testo documentano interventi spesso fragili o alterati dal tempo, restituendo la forza narrativa di un’artista che ha saputo portare la pittura nello spazio pubblico già dalla fine degli anni Sessanta, in anni in cui la presenza femminile in questo ambito era quasi inesistente. La struttura del volume segue quattro assi tematici: le narrazioni collettive e la memoria; la rappresentazione della figura femminile; la dimensione sacra; la conservazione e le vulnerabilità dell’arte pubblica. Tra i lavori analizzati figurano il Murale dei Combattenti di Ozieri (1971), la chiesa di San Lussorio a Oliena (1980–82), il Monumento alla Donna (1985), oltre a numerosi interventi realizzati nei paesi della Barbagia e del Goceano. È un insieme di opere che racconta un rapporto intenso con la comunità e con l’identità dei luoghi, frutto di una ricerca che Cano ha sviluppato parallelamente alla sua lunga attività in Francia. L’incontro di Nuoro rappresenta un’occasione pubblica per discutere il volume e approfondire il contributo dell’artista. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti; al pubblico presente sarà donata una copia del libro.
|