Nessuna chiusura degli impianti Eni di Porto Torres nè il ricorso alla cassa integrazione per i dipendenti occupati. Tutti i punti chiave dell´accordo
ALGHERO - Il pressing politico e sindacale sull'Eni che nei giorni scorsi aveva annunciato la chiusura dell'impianto petrolchimico di Porto Torres dal 1° agosto ha avuto il primo importante risultato: Nessuna chiusura degli impianti Eni di Porto Torres, nè il ricorso alla cassa integrazione per i dipendenti occupati.
L'accordo è stato sottoscritto per il governo dal ministro Scajola, per la Regione Sardegna dal presidente Ugo Cappellacci, per l'Eni dall'ad Paolo Scaroni, per la Confindustria Sardegna dall presidente Massimo Putzu, e dalle organizzazioni sindacali confederali e di categoria. Ecco i punti chiave dell'accordo:
Gli impianti Eni di Porto Torres continueranno a essere in funzione e quindi non sara' attuata la fermata annunciata.
Sara' attivato il piano di manutenzione degli impianti che, a rotazione, preveda la fermata temporanea di singole produzioni anche al fine di ridurre le scorte.
Il piano di manutenzione di cui al punto precedente sara' terminato entro il prossimo mese di settembre.
Il piano di manutenzione verra' definito in sede locale tra la direzione aziendale e le organizzazioni sindacali entro il prossimo 30 luglio. In sede di attuazione del piano sono previste verifiche periodiche.
Le manutenzioni saranno effettuate senza ricorso alla cassa integrazione guadagni.
Al completamento del piano di manutenzione, sara' attivato un tavolo di confronto per discutere il piano Eni per la Sardegna che vedra' partecipare anche le istituzione locali al fine di verificare strumenti agevolativi per la realizzazione di nuovi investimenti.