A.B.
31 agosto 2009
La Vocal Academy of Ljubljana al Concordia Vocis
Prosegue tra Cagliari, Iglesias e Tortolì, il diciottesimo Festival Internazionale di Musica Vocale

CAGLIARI - Prosegue con un nuovo esordio sui palcoscenici sardi ed un altro tour tra l’Ogliastra, l’Iglesiente ed il capoluogo isolano, il viaggio musicale del diciottesimo “Festival Internazionale di Musica Vocale”.
Dopo aver presentato in anteprima assoluta al suo pubblico gli Asturiani “El Leòn de Oro”, “Concordia Vocis 2009” va avanti con altri tre appuntamenti in compagnia dell’ensemble “Vocal Academy of Ljubljana”. Il giovane, ma accreditato coro sloveno, diretto da Stojan Kuret, è il protagonista del tris dei prossimi concerti del Festival che prende il via da Tortolì domani, martedì 1 settembre, nella Cattedrale di Sant’Andrea.
Accompagnato dalla sapiente bacchetta del direttore d’orchestra e di coro Kuret, già direttore artistico del coro universitario “Apz Tone Tomši di Ljubljana”, con il quale ha vinto numerosi concorsi e gran premi in Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Francia, Italia, Bulgaria, Spagna, Gran Bretagna, Paesi Bassi, Ungheria ed Irlanda, il Vocal Academy of Ljubljana, sebbene sia stato costituito soltanto nel 2008, per l’alta professionalità dei suoi sedici cantanti e la qualità delle interpretazioni del lungo repertorio della tradizione slovena, ha catturato l’attenzione della critica specializzata. Il Vocal Academy of Ljubljana, impegnato anche nell’educazione musicale di promettenti giovani voci e più in generale nella divulgazione della musica vocale di qualità, è una delle tante novità dell’edizione 2009, perché se lo spessore artistico dei coristi e del suo direttore è fuori discussione, la loro presenza conferma uno degli aspetti che hanno dato lustro alla manifestazione: presentare ogni anno un numero consistente di formazioni mai viste prima sotto il tetto di Concordia Vocis.
Il trittico di concerti in compagnia del Vocal Academy of Ljubljana, prende il via tra le pareti della Chiesa a tre navate del Diciottesimo Secolo a Tortolì, sullo spartito “Adoramus te Christe” di un musicista rinascimentale illustre, Giovanni Pierluigi da Palestrina e da queste pagine intrise di mistica religiosità, si prosegue con l’opera “Canite tuba in Syon”, dell’ insigne polifonista autore di messe, mottetti e madrigali Jacobus Gallus. Il programma prosegue con la composizione di Schubert Der 23. Psalm op.132 ”Gott ist mein Hirt”, con l’accompagnamento al pianoforte di Mojca Prus. Restando sempre sulle partiture di ispirazione religiosa, la serata continua in compagnia del coro sloveno accompagnato da Urša Pavlov al violoncello e da Tomaž Štular al contrabbasso, con gli spartiti tratti da “Zwei geistliche Männerchore op.115”, “Beati mortui n.1”, “Vesper gesang op.121” ed “Adspice Domine” composte da Mendelssohn. La prima parte del concerto si conclude sulle arie dell’“Ave Maria” del compositore ceco Janaek, noto per il suo stile derivato dalla musica popolare morava.
L’abbraccio intimo con le suggestioni del canto corale e a cappella e la musica vocale di ispirazione religiosa prosegue con la seconda trance di brani come il lieder del compositore e vicemaestro di cappella a Salisburgo Wolf, “Sechs geistliche Lieder, Ergebung”, tratto dall’opera poetica di Joseph Von Eichendorff. Ed ancora, con il “Requiem” dell’autore contemporaneo triestino Kogoj, la partitura “Per un morto”, canzone greca in poesia tratta da Tommaseo, di uno dei musicisti italiani più stimati della sua generazione Ildebrando Pizzetti. Il lungo itinerario tra la produzione dei brani più intensi del vasto repertorio della musica religiosa proposto dall’ensemble, prosegue con le intonazioni “De Maria Virgine”, “Totus tuus”, “Sub tuum presidium” ed inoltre, il brano del compositore e docente di discipline musicali italiano Bonato “Crux fi delis”. Questa sincera carrellata tra alcune delle pagine più conosciute della corposa raccolta di musica corale termina con gli spartiti ispirati ai componimenti poetici e lirici di autori giapponesi e musicati dal docente del Dipartimento di Musicologia della Facoltà di Lettere e Filosofia all’Università di Lubiana Lojze Lebic, “Letni asi” (“Le quattro stagioni”), “Pomlad” (“Primavera”) e “Zima” (“Inverno”).
Mercoledì 2 settembre alla Chiesa di San Francesco ad Iglesias, lo stesso repertorio risuonerà nella sala mononavata della Chiesa tardo gotica catalana del Quindicesimo Secolo, tra opere preziose come il retablo del Mainas, un antico organo a canne del 1600 ed il grande crocefisso in bronzo dello scultore Tilocca, per il pubblico della città mineraria.
Questo intenso viaggio tra le partiture sacre scritte da compositori rinascimentali e contemporanei, il Vocal Academy of Ljubljana, lo offrirà ancora a Cagliari, giovedì 3 settembre, alla Basilica di San Saturnino.
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