A.B.
8 novembre 2009
Signal: “Six Memos” al festival di Quartucciu
Il video in programma oggi è basato sulle “Lezioni americane” di Italo Calvino

QUARTUCCIU - Italo Calvino e la poetessa Amelia Rosselli: due diversi spunti letterari caratterizzano l’appuntamento di questa sera a Quartucciu, con “Signal”, il festival all’insegna della sperimentazione musicale e dei suoi incroci con altri linguaggi dell’espressione, che ha aperto i battenti della sua quarta edizione venerdì.
C’è una piccola variazione rispetto agli orari annunciati: si inizia alle 19, al “Centro Culturale” di Via Neghelli, con un video di Daniele Ledda, volto noto della ricerca musicale in Sardegna, ma qui alle prese con telecamere e monitor. Basato sulle “Lezioni americane” di Italo Calvino, “Six Memos” mescola documentario e finzione per interpretare i valori che, secondo il grande scrittore scomparso nel 1985, dovrebbero caratterizzare la letteratura. La parte documentaria è formata dal contributo di dodici artisti, perlopiù musicisti, ognuno dei quali viene ritratto alle prese con una rilettura, nel proprio campo di azione, delle Lezioni di Calvino. La finzione è invece la storia di un produttore che incarica un autore di realizzare appunto la parte documentaria. Introdotto da una presentazione del critico cinematografico Elisabetta Randaccio, Six Memos verrà riproposto anche a fine serata, come già previsto, alle ore 23.
Intanto, alle ore 21.30, le attenzioni sono tutte per “Il colore che torna dal nero”, una produzione di “TiConZero” e “Scenica”, ideata da Adriano Orrù, contrabbassista e compositore di primo piano nel panorama jazzistico e della musica improvvisata in Sardegna. Un progetto di musica ed immagini dedicato ad Amelia Rosselli, una delle più grandi poetesse del Novecento, vista attraverso un lavoro di pura suggestione. Non un ritratto, ma una sensazione resa da tre musicisti in scena: lo stesso Adriano Orrù al contrabbasso, con Stella Veloce al violoncello e Lenka Zupkova al violino, viola ed elettronica, in interazione con le immagini. Frammenti di testo che punteggiano un filmato realizzato da Manuel Carreras con le opere pittoriche create da Silvia Corda.
Signal si prenderà poi una breve pausa sul versante più strettamente concertistico e performativo per concentrarsi invece sulle attività didattiche. Lunedì 9, martedì 10 e mercoledì 11 novembre, dalle ore 11 alle ore 18, l’epicentro si trasferisce a Cagliari per tre workshop in programma all’“Istituto Europeo di Design”. Manuel Carreras e Marcello Cualbu conducono, dalle ore 11 alle ore 13 quello dedicato all’introduzione all’“Interaction Design”: semplici nozioni di elettronica destinate specialmente a studenti, artisti e designer per cimentarsi in un progetto interattivo.
Già proposto l’anno scorso, ritorna, dalle ore 15 alle ore 17, il workshop su “Ableton Live”, uno dei più versatili software di produzione musicale. Dedicato a chi ha già una conoscenza di base del programma, si propone di esplorarne le funzioni più complesse legate sia alla produzione che alla performance dal vivo. Docenti, Giulio Maresca e Fabio Sestili, tecnici del suono, produttori di musica, proprietari dell’etichetta digitale “Ipologica Recordings”, ed attivi, appunto, nella formazione professionale di Ableton Live.
Carreras e Cualbu ritornano in cattedra, dalle ore 17 alle ore 19, stavolta insieme ad un altro audio/video artista cagliaritano, Michele Casanova, per il laboratorio di “Interazione Audiovisiva”, che si propone di esplorare le metodologie in real-time più innovative per realizzare installazioni, mapping architettonico, ambienti reattivi e motion tracking.
Sempre a Cagliari, restano aperte tutti i giorni, dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20, con ingresso gratuito, le installazioni di Signal allestite al “Lazzaretto” di Sant'Elia: il “Quintetto” firmato dal “Quiet Ensemble” di Fabio Di Salvo e Bernardo Vercelli, la “Struttura” di “Exagonal” (ovvero il cagliaritano Nicola Locci) e “Vidiauxskulti slot” del progetto “vidauxs.net”.
Nella foto: Lenka Zupkova
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