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Antonio Burruni 14 dicembre 2009
Aggressione Berlusconi: Reazioni dei Parlamentari
Per Bersani è un gesto da condannare. Di Pietro condanna il gesto, ma fa dei distinguo. Il primo del Pdl a parlare è invece Sandro Bondi. Solidarietà dal Presidente della Repubblica Napolitano
Aggressione Berlusconi: Reazioni dei Parlamentari

ROMA – «Esprimo la più ferma condanna del gesto di aggressione e la mia solidarietà a Silvio Berlusconi». Questa la prima dichiarazione del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, dopo il grave fatto che ha visto vittima il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

Il primo del Pdl a parlare è invece Sandro Bondi. «Quello che di aberrante e terribile é accaduto è il frutto di una lunga campagna di odio che è stata scatenata da precisi settori della politica e dell'informazione». Preoccupazione per l’alleato di Berlusconi, il segretario della Lega Nord Umberto Bossi: «Si sentiva un clima pesante da tempo e quello che è accaduto oggi é un segnale preoccupante. Silvio è un amico e mi aveva appena espresso in pubblico, nel suo discorso in piazza Duomo, ancora una volta la sua stima. Dopo quel che è accaduto oggi, bisogna alzare la guardia. Ci sono in giro troppe persone pronte a gesti delinquenziali. La Lega si mobilita e si prepara per combattere contro ogni rischio di terrorismo» Sulla stessa lunghezza d’onda anche il ministro degli Interni Roberto Maroni, che si è limitato a sottolineare come questo sia «un fatto gravissimo».

Solidarietà anche dai banchi dell’Opposizione. Pierluigi Bersani, segretario del Partito Democratico: «E’ un gesto inqualificabile che va fermamente condannato». «E’ da stigmatizzare il gesto violento di cui è stato oggetto il presidente del Consiglio e riteniamo assolutamente disdicevole e grave queste forme anche violente di contestazione», h affermato il vicesegretario del Pd Enrico Letta. Sulla stessa linea Rosa Bindi, presidente dell’Assemblea Nazionale de partito: «Il Pd rifiuta e condanna ogni forma di violenza, anche politica, e resta fermamente ancorato ai valori delle libertà costituzionali. Mando a Berlusconi, la mia personale solidarietà e quella del Pd per l’aggressione subita questa sera al termine del suo discorso a Milano».

Netta la stigmatizzazione dell’accaduto da parte di Pierferdinando Casini, segretario dell’Udc, che esprime la sua solidarietà all’ex alleato politico. «La violenza anche in politica è intollerabile e lo è tanto di più quando sono in corso manifestazioni pacifiche. Berlusconi ha la nostra solidarietà senza se e senza ma».

«La solidarietà piena e convinta al presidente del Consiglio è un atto dovuto da parte di tutti gli italiani, ma è giusto riflettere sul clima di odio crescente che sta dividendo sempre più il Paese, la Destra e la Sinistra, Istituzioni contro Istituzioni, laici e credenti, cristiani e musulmani, nord e sud del Paese che in troppi stanno alimentando. Chi semina vento raccoglie tempesta recita il vecchio adagio: è bene che ora ci si fermi anche a riflettere e ciascuno, nessuno escluso, contribuisca a rasserenare i gli animi», questa la dichiarazione di Marco Di Lello, coordinatore nazionale del Partito Socialista.

Una voce un po’ fuori dal coro, come spesso gli accade da un paio d’anni nel panorama politico nazionale, quella del leader dell’Italia dei Valori Antonio Di Pietro, che legge in modo un po’ diverso la situazione: «Deploriamo e condanniamo l’aggressione subita dal presidente del Consiglio. Ci mancherebbe altro. Però, non può e non deve legittimare e giustificare la dilagante esasperazione che l’assenza di politiche economiche e sociali di questo governo sta provocando nei confronti di miglia di lavoratori e padri di famiglia. Già nei giorni scorsi, avevo avvertito del rischio incombente che a qualcuno saltassero i nervi e non è prendendosela con me che si risolvono i problemi, ma affrontandoli e dando risposte ai bisogni dei cittadini, cosa che il governo Berlusconi non ha fatto e non pare abbia alcuna intenzione di fare».

Nella foto: Pierluigi Bersani, segretario del Pd



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