Alguer.it
Notizie    Video    Alguer.cat   
NOTIZIE
SardegnaTurismo Alguer.it su YouTube Alguer.it su Facebook
Alguer.itnotiziealgheroSportPallavolo › Volley: Trova, un algherese sotto rete
Antonio Burruni 30 dicembre 2009
Volley: Trova, un algherese sotto rete
Andrea, alfiere sportivo della Riviera del Corallo, è lo schiacciatore della Meridiana Olbia, attualmente la miglior formazione della Sardegna nel panorama nazionale
Volley: Trova, un algherese sotto rete

ALGHERO – Il 2009 del volley maschile è targato Meridiana Olbia. La formazione gallurese, allenata da Fabrizio Sarno, è attualmente terza nel campionato di Serie B1, la migliore delle quattro squadre sarde che partecipano. Le altre sono infatti l’Augusta Assicurazioni Cagliari (battuta per 3-1 dalla Meridiana nell’ultimo turno del 2009), la Deledda Quartu Sant’Elena e l’Olimpia Sant’Antioco. In campionato, l’Olbia ha perso tre partite in trasferta (a Trebaseleghe, Segrate e Cantù, al tie-break) ed una in casa (contro il Monza). Proprio le tre lombarde sono le favorite per la promozione. E nella compagine gallurese, milita un atleta algherese: è il ventottenne Andrea Trova, che Alguer.it ha incontrato per presentarlo ai propri lettori.

«Ho iniziato ad Alghero, a diciotto anni. Un’età che, rispetto ai canoni tradizionali, è già troppo alta per cominciare. Prima, giocavo a tennis. Poi, mi sono avvicinato alla pallavolo giocando a scuola, con la rappresentativa del Liceo Scientifico. Quindi, Fabio Guido, che in quell’occasione faceva l’arbitro, mi ha visto e mi ha chiesto di provare. Così, ho giocato per cinque anni nella Pallavolo Alghero, in Serie C. Poi, per motivi di studio, mi sono trasferito a Sassari ed ho giocato li per tre anni, con la Solo Volley, in Serie B2. Nel 2005, mi sono laureato in Economia e Commercio e pensavo di abbandonare lo sport per dedicarmi alla professione. Invece, è arrivata l’offerta dell’Olbia, tramite il mio relatore di tesi, che è il fratello del presidente dei galluresi, che fa il commercialista. A quel punto, dopo un provino, ho potuto giocare in Serie B1 e, contemporaneamente, fare il tirocinio per il lavoro».

E ad Olbia, state facendo un campionato molto positivo.
«Si, per il derby che abbiamo giocato nell’ultima giornata, c’erano più di cinquecento spettatori. Era la partita dell’anno, anche perché ci giocavamo la leadership regionale. E’ stata una gran gara, vinta 3-1 dopo aver perso il primo set 16-18. Normalmente, comunque, vengono tre-quattrocento persone a seguirci. Ora siamo terzi, il nostro obbiettivo è rimanere a ridosso delle prime tre. La quarta in classifica, Schio, ci segue ad un punto. Oggettivamente, Monza, Segrate e Cantù sono più forti di noi, ma ora siamo in ballo e balliamo. Credo che la gara col Trebaseleghe fosse l’unica che non dovevamo perdere».

In panchina, c’è coach Sarno. Come sono i vostri rapporti?
«Abbiamo un rapporto perfetto. Ci conosciamo molto bene, già dal primo anno di B1 ad Olbia. Potendo giocare in due ruoli (ha iniziato da opposto, ma ora gioca prevalentemente come schiacciatore, ndr.), sono entrato in tutte le partite, finendone la maggior parte. Probabilmente, riesco a dare il meglio proprio partendo dalla panchina».

Come vedi il momento del movimento pallavolistico sardo?
«Rispetto ad anni fa, forse un decennio, manca la squadra di riferimento in Serie A. Prima c’era Sant’Antioco, poi Cagliari. Purtroppo, ci sono troppi problemi economici. Le società sarde sono svantaggiate, soprattutto per i costi per le trasferte, per le amichevoli, per il precampionato, che hanno un impatto notevole nei bilanci. In più, la Giunta Soru aveva dimezzato i regionali tanto tanto. Ad Olbia stiamo bene, ultimamente anche il “Banco di Sardegna” è entrato in società con un contributo importante. E poi, abbiamo un presidente che è la storia della società, visto che c’è da quindici anni, sui trentuno di esistenza del sodalizio».

Ci sono possibilità di rivedere l’algherese Trova con la maglia di una squadra algherese?
«Tre anni fa ci fu una richiesta, ma mi interessava restare ad Olbia per il lavoro. Se in futuro dovesse ricapitare, ci penserei, ma non so, visto il lavoro, quanto potrò giocare ancora, visti i tanti impegni: due allenamenti al giorno, le trasferte, le partite…».

Tanti impegni quindi. Quando non giochi e non lavori, che fai?
«Sicuramente la vela e comunque, tutto quello che è attinente al mare».

Ed il cuore di Andrea Trova?
«Sono fidanzato da undici anni con Dora, una ragazza di Ittiri che ho conosciuto a Sassari. E’ un medico e si sta specializzando in chirurgia. Anche lei giocava a pallavolo, ma ha dovuto lasciare per problemi alla spalla. Per stare insieme il più possibile, cerchiamo di sistemare i nostri impegni di lavoro».

Nella foto: Andrea Trova (Foto di Sara Petagna)



Hosting provider Aruba S.p.A. Via San Clemente, 53 - 24036 Ponte San Pietro (BG) P.IVA 01573850516 - C.F. 04552920482

La testata usufruisce del contributo della Regione Sardegna Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport
Legge regionale 13 aprile 2017 n. 5, art. 8 comma 13

© 2000-2025 Mediatica SRL - Alghero (SS)