S.A.
23 giugno 2010
Mozzarelle blu in Sardegna, Prato critico
Sono già finite sotto sequestro 6mila confezioni, per un totale di 3mila chili di latticini. L´assessore Prato invita a conoscere la provenienza dei cibi e polemizza con l´Istituto Zooprofilattico

CAGLIARI - Le mozzarelle blu sbarcano in Sardegna e impazzano i controlli dei Nas dal nord al sud dell'isola. Sono già finite sotto sequestro 6mila confezioni di latticini, per un totale di 3mila. Da Cagliari a Olbia, "il colorato alimento", ora si trova nei laboratori dell'Istituto Zooprofilattico di Sassari per svolgere tutte le analisi; l'unica certezza sinora è la provenienza dalla Germania.
«Quanto sta avvenendo con il caso delle mozzarelle blu ci deve far riflettere sull’importanza di saper cosa si mangia ogni giorno e di conoscerne la provenienza. Ecco perché ancora una volta voglio ribadire che è meglio mangiare sardo, è meglio acquistare e consumare le mozzarelle prodotte dalle aziende della Sardegna perché sono sicure e sono buone, a maggior ragione quando si verificano emergenze alimentari come quella di questi giorni».
Lo dichiara l’assessore regionale dell’Agricoltura Andrea Prato, intervenendo sul caso delle mozzarelle blu sequestrate anche nell’Isola. «Pur nelle rispetto delle posizioni altrui, non condivido la linea di relativa tranquillità espressa oggi dall’Istituto zooprofilattico nel corso di un’intervista televisiva. Dobbiamo smettere di essere buonisti a tutti i costi e di stare sempre a guardare mentre le nostre aziende dell’agro-alimentare rischiano il fallimento grazie ai pomodori cinesi e alle mozzarelle di dubbia provenienza e qualità infima. Se non acquisiremo la giusta consapevolezza sulla qualità delle nostre produzioni, non potremo essere più l’Isola dei centenari e rischieremo di essere avvelenati dalla nefasta globalizzazione selvaggia».
Nella foto: L'assessore regionale Andrea Prato
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