S.A.
7 agosto 2010
Pronto soccorso: istruzioni per l´uso
Un corretto utilizzo del Pronto Soccorso è indispensabile per l´espletamento di un migliore servizio. Dall´Asl le indicazioni a riguardo

SASSARI – «Assicurare un corretto utilizzo del Pronto soccorso significa anche garantire indispensabili informazioni alla popolazione che a questo servizio si rivolge». Sono le parole di Sergio Rassu, responsabile della struttura sassarese del “Santissima Annunziata” che nel periodo estivo vede crescere di oltre il 20 per cento il numero degli accessi.
Lo scorso anno i mesi di luglio e agosto hanno fatto registrare il picco di ingressi alla struttura di Viale Italia, con cifre rispettivamente di 4.727 e 4.896. Le prime stime fanno pensare che anche questa estate i numeri non saranno tanto lontani da quelli della passata stagione. Per questi motivi il Pronto soccorso sassarese in questo periodo è impegnato in un progetto di miglioramento del servizio, finalizzato anche a dare ai cittadini una corretta informazione sull’utilizzo della struttura.
La prima fondamentale informazione che il reparto vuole trasmettere è che il Pronto soccorso si differenzia da qualunque altra struttura sanitaria perché si occupa esclusivamente della gestione della emergenza-urgenza. Questo significa che al Pronto soccorso deve essere assicurata la diagnosi e la cura dei pazienti con problemi medici acuti, che non possono aspettare per essere visitati dal proprio medico curante. Un servizio che viene offerto 24 ore su 24 tutti i giorni dell’anno, senza eccezioni. Ecco allora che rivolgersi al Pronto soccorso non sempre è la scelta giusta, in particolar modo se i problemi possono essere risolti, a esempio, rivolgendosi al proprio medico o alla Guardia medica. In questo modo si eviterebbe il sovraffollamento che aumenta l’attesa anche ai pazienti che hanno effettiva necessità di interventi in urgenza.
«È bene sapere – affermano dal Pronto soccorso – che l’attuale organizzazione prevede che nei giorni festivi e nelle ore notturne, venga garantita l’assistenza per le patologie acute e gravi, in tutto il presidio ospedaliero. Non è invece prevista alcuna attività di tipo ambulatoriale.
Il servizio di Radiologia garantisce un medico e un tecnico gessista reperibili e possono essere chiamati solo per i casi urgenti, mentre la sala gessi è chiusa e in Pronto Soccorso operano due medici». E’ dunque chiaro che si tratta di una servizio tarato per una ridotta attività festiva e notturna, certamente inferiore alla normale attività di routine dei giorni feriali e a quella delle ore diurne.
«La comparsa di un sintomo – riprendono dal Pronto soccorso – non significa necessariamente la presenza di una condizione urgente, ed è per questo che una buona educazione sanitaria è molto importante per la popolazione che spesso, invece, trascura condizioni gravi e di rischio per la salute e per la vita. Le malattie presenti da molto tempo con elevata probabilità non hanno caratteristiche tali da dover essere valutate con urgenza».
Le patologie non complesse come influenza, febbre, mal di gola, diarrea, in particolare se presenti soltanto da pochi giorni, possono essere controllate dal medico curante. I piccoli traumi, che di sicuro non rappresentano un pericolo per la vita dell’infortunato, non necessitano di una valutazione immediata che comporti l’attivazione del sistema di emergenza.
«Utilizzare una struttura pubblica come il Pronto soccorso in maniera adeguata quindi ha di sicuro un impatto importante e positivo sulla popolazione, mentre l’uso inappropriato – dicono dal Pronto soccorso – potrà solo danneggiare i pazienti stessi nel momento in cui hanno effettive necessità di essere assistiti».
Si capisce quindi che evitare il sovraffollamento del Pronto soccorso per problemi banali, in particolare nei giorni festivi e nelle ore notturne, quando cioè il personale è proporzionato alle reali urgenze-emergenze, permette di ridurre i tempi di attesa per la visita dei pazienti gravi e di non sottrarre tempo e mezzi per la valutazione e le cure di chi ha una reale necessità.
|