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Red 22 ottobre 2010
«Regioni protagoniste politiche energetiche Ue»
Seminario internazionale dal titolo "Modelli locali e regionali per l´energia sostenibile nel loro contesto socio - economico". L´intervento del presidente Cappellacci
«Regioni protagoniste politiche energetiche Ue»

CAGLIARI - Il ruolo delle città e delle regioni nel trovare soluzioni integrate per la produzione e l’uso sostenibile dell’energia, i numerosi esempi di buone pratiche in materia a livello regionale e locale, il completamento del mercato interno dell’energia in Europa, la possibilità di creazione di un "Fondo investimenti energia" autonomo per eventuali prestiti a livello locale, l’importanza degli investimenti a favore dell’energia sostenibile per un’economia più competitiva, che coinvolga le piccole e medie imprese locali, le prospettive in vista dell’attuazione della "Strategia Europa 2020". Sono i temi principali che sono al centro del seminario internazionale dal titolo "Modelli locali e regionali per l'energia sostenibile nel loro contesto socio - economico".

Il seminario è stato aperto dall'intervento da Ugo Cappellacci, in qualità di presidente della Regione Sardegna e vice presidente della commissione Enve (Ambiente, Cambiamento climatico ed Energia) del Comitato delle Regioni: «Il nostro incontro di oggi – ha detto - intende approfondire il ruolo centrale che, in tema di nuova strategia europea di intervento ambientale ed energetico, possono e devono svolgere le Regioni e gli Enti locali». Il presidente ha messo in luce l’importanza istituzionale nella rappresentazione delle istanze delle Comunità locali e regionali e il ruolo determinante nell’attività legislativa dell’Unione Europea da parte del Comitato delle Regioni. «Il Comitato - ha spiegato - ha competenza in un ampio ambito di politiche, comprese quelle riguardanti l’ambiente e lo sviluppo regionale, in particolar modo attraverso la Commissione Enve, interviene direttamente nella politica europea sull’ambiente e sulle energie sostenibili».

Il governatore della Sardegna ha fatto riferimento al Trattato di Lisbona, che si occupa, tra le altre cose, della competenza congiunta tra l’Ue e i suoi Stati membri sulla politica energetica. L’articolo 194 del Trattato ha lo scopo di assicurare, in uno spirito di solidarietà tra gli Stati membri, il funzionamento del mercato dell’energia, la sicurezza dell’approvvigionamento energetico dell’Ue, la promozione della efficienza e del risparmio energetici e lo sviluppo di nuove forme di energia rinnovabile; promuove inoltre, la interconnessione delle reti energetiche. L’intento è quello di procedere verso un'economia verde a basse emissioni di anidride carbonica: «Combattere i cambiamenti climatici - ha evidenziato il presidente Cappellacci - è una delle maggiori sfide del nostro tempo e l’Unione europea è fortemente impegnata a sviluppare una politica energetica ed ambientale integrata basata su scadenze e obiettivi ben definiti per passare ad un'economia a basse emissioni di anidride carbonica (CO2) e risparmiare energia Questa priorità è parte integrante della nuova strategia varata recentemente dalla Commissione europea e nota come ‘Europa 2020’».

«Anche la Sardegna - ha concluso il presidente Cappellacci - sta lavorando per individuare, definire ed implementare metodologie il suo modello di green economy per uno sviluppo organico e coordinato del proprio sistema energetico. Abbiamo obiettivi ambiziosi per rendere la nostra Regione leader nazionale ed internazionale nel settore della riduzione delle emissioni di gas clima alteranti e dello sviluppo energetico sostenibile. Per le nostre caratteristiche geografiche, economiche, sociali ed infrastrutturali possiamo e vogliamo assumere un ruolo di Regione pilota per l’implementazione di una serie di azioni integrate e coordinate di breve, medio e lungo periodo destinate a ridurre progressivamente il bilancio delle emissioni di CO2 della Regione Sardegna. Sono questi gli obiettivi strategici del nostro progetto che abbiamo chiamato Sardegna Co2.zero di cui oggi presentiamo lo stato dell’arte».
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