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A.B.
14 novembre 2010
Agricoltura: Cappellacci «Gli assenti hanno torto»
Il presidente della Regione Autonoma della Sardegna, sottolinea la via del dialogo affrontata dalla Giunta sull’argomento

CAGLIARI - «E' paradossale che l'accusa di non avere la volontà di ascoltare venga rivolta alla Giunta proprio da quelle organizzazioni agricole che hanno abbandonato il tavolo e che successivamente hanno rifiutato le ripetute richieste di incontro formulate dall’Esecutivo». Lo ha affermato il presidente della Regione Autonoma della Sardegna Ugo Cappellacci.
«Inoltre – ha aggiunto il governatore - se si considera che la concertazione, proseguita con tutti gli altri, si è basata su una piattaforma redatta anche da “Cia” e “Coldiretti”, che la quasi totalità delle richieste in essa contenute è stata accolta, anche coloro i quali non sono esperti in materia coglieranno la contraddittorietà della posizione delle due organizzazioni e la gratuità delle critiche alla nuova legge per l'Agricoltura. Le manifestazioni di piazza – ha proseguito Cappellacci - dovrebbero essere un mezzo per supportare le rivendicazioni per la propria categoria, non un fine per affermare il proprio ruolo, a discapito delle prime».
«L’approvazione della legge offre l’occasione per “dare gambe” a quelle rivendicazioni rispetto alle quali la Giunta ha dimostrato attenzione e sensibilità. Ora – ha fatto sapere Cappellacci - la Giunta avvierà la fase attuativa della legge appena approvata e cercherà nuovamente il contributo di tutti gli attori del settore agro-pastorale. L'appello alla responsabilità , a mantenere l'attenzione rivolta al merito delle questioni in discussione e a condividere le soluzioni da adottare è rivolto a tutti, nessuno escluso. Gli assenti hanno ed avranno sempre torto».
Nella foto: Ugo Cappellacci, presidente della Regione Sardegna
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