ALGHERO - Sacchetto di plastica ultimo atto. Dati più volte per prossimi alla fine, sembra proprio che stavolta l'ora del de profundis per gli shoppers di polietilene non degradabili sia arrivata. La proroga prevista nella passata Finanziaria scade infatti il 31 dicembre 2010. Quindi, da gennaio 2011 i sacchetti di plastica non biodegradabili dovrebbero sparire come è già avvenuto nel resto dell'Unione europea dall’inizio del corrente anno.

Il passaggio ai nuovi contenitori ecologici si tradurrà in una significativa riduzione dell'impatto ambientale (e non solo di esso). I numeri sono infatti da capogiro. In Italia si sono finora utilizzate oltre 200 mila tonnellate di buste di plastica all'anno, per fare le quali sono occorse ben 400 mila tonnellate di petrolio.

I nuovi sacchetti degradabili al 100%, composti prevalentemente da derivati dell'amido di mais, offrono il vantaggio di dissolversi dopo l'uso in breve tempo, evitando di rilasciare agenti inquinanti. La Confcommercio, nel ricordare che, salvo improbabili proroghe, dal 1° gennaio 2011 scatterà il divieto di utilizzo di sacchetti in plastica non degradabili, consiglia agli esercenti interessati di approvvigionarsi fin d’ora delle nuove buste in bio-plastica ricavate da mais e da altre sostanze vegetali (così come stabilito dalla norma tecnica Uni En 13432) anche per evitare di trovarsi impreparati ed esposti al rischio di sanzioni. Ne consegue che, nell’effettuare eventuali ordinativi di sacchetti del tipo “proibito”, sarà bene evitare giacenze che dal prossimo 1° gennaio sarebbero inutilizzabili.