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Red 7 febbraio 2011
«Disastro E.On, danni considerevoli»
Sopralluogo in alcune spiagge colpite dal disastro dello scorso 11 gennaio verificatosi a Porto Torres per la Federazione Giovanile dei Comunisti Italiani
«Disastro E.On, danni considerevoli»

PORTO TORRES - La Federazione Giovanile dei Comunisti Italiani, sezione di Alghero, è andata a fare un sopralluogo in alcune spiagge colpite dal disastro dello scorso 11 gennaio verificatosi a Porto Torres, mentre una nave riforniva di carburante la centrale dell'E-on: «Durante la visita abbiamo potuto constatare che, nonostante la pulitura sia stata effettuata definitivamente o quasi, i danni parrebbero considerevoli. Sono, infatti, ancora visibili molte tracce di catrame sulle rocce e la sabbia ha un fortissimo colore scuro».

Molti cittadini, abituali frequentatori del litorale Sorso - Platamona, hanno lamentato la sensazione di aver sentito un odore di gasolio proveniente dalle acque. «Non vorremmo che alcune navi - sottolineano i giovani politici - approfittando dell'inquinamento già avvenuto, abbiano ripulito le proprie cisterne, riversando in mare dell'acqua inquinata. Episodi di questo tipo sono già avvenuti in passato nei luoghi in cui si sono verificati disastri simili al nostro. Non avendo la certezza ed essendo il nostro solamente un dubbio, ci siamo adoperati a prelevare dei campioni d'acqua e alcuni bastoncini lungo il litorale, che faremo analizzare da persone specializzate».

«Il disastro provocato dall'incuria umana e dall'irresponsabilità di pochi è stato utilizzato da alcuni per porre in discussione, semmai ce ne fosse bisogno di questi tempi, la presenza degli insediamenti industriali a Porto Torres. Potremmo provocatoriamente dire che, visto che il danno proviene dalla centrale elettrica, magari possiamo rinunciare ad essa ed andare avanti con le candele».

«Invece - sottolineano dal Pdci - noi vogliamo l'industria, la vogliamo con i depuratori. Vogliamo la bonifica dei siti e vogliamo farla attraverso la stessa industria. Vogliamo l'ambiente per tutti ed il lavoro per gli operai del petrolchimico. Chi dice che si tratta di richieste impossibili forse vuole spiagge incontaminate per riempirle di seconde case. Noi le vogliamo per i sardi».



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