S.A.
9 aprile 2011
Rafael Caria: il ricordo di Stefano Campus
A tre anni esatti dalla scomparsa del linguista e poeta algherese, il ricordo di un amico, oltre che figura impegnata nella salvaguardia e diffusione della lingua cittadina come presidente dell´Omnium Cultural de l´Alguer

ALGHERO - A tre anni esatti dalla scomparsa di Rafael Caria, linguista e poeta della cultura algherese, la sua città lo ricorda nei pensieri di chi lo ha conosciuto. Per gli altri, avvicinarsi alla sua infaticabile opera di salvaguardia e diffusione della lingua de l'Alguer, è possibile attraverso i suoi scritti; tra cui (da dicembre scorso in formato digitale ndr) La Revista de l’Alguer, da lui creata e diretta, e pubblicata dal 1990 al 1999 per il centro di ricerca e documentazione Eduard Toda. A seguire il ricordo di Stefano Campus, suo amico e attuale presidente dell'Omnium Cultural de l'Alguer.
Rafael Caria: 1941- 9 aprile 2008
Il mio primo incontro con Rafael Caria risale al 1980 quando era già leader, oltre che ideologo e fondatore insieme ad altri giovani algheresi, del movimento Sardenya y Llibertat. Sono indimenticabili e fanno ormai parte della storia politica della nostra città, tutte le battaglie contro la speculazione edilizia e per l’affermazione del principio di “centralità” di Alghero, i comizi nelle piazze cittadine e gli interventi in Consiglio Comunale e tutte le altre iniziative a favore del catalano-algherese. Solo dopo arriva il Rafael Caria prevalentemente poeta, uomo di cultura, ricercatore, componente di prestigiose istituzioni Catalane, uomo totalmente dedicato a favore della tutela e valorizzazione del catalano di Alghero, per l’affermazione della dignità dell’algherese alla pari delle altri varianti e delle comunità catalano-parlanti. Con Lui la “questione algherese” si afferma nella sua interezza sociale, politica e culturale, da questi anni in poi il problema della lingua non è più un solo fatto esclusivamente folkloristico e materia di una ristretta elite di intellettuali, ma diventa appunto un problema sociale e un interesse dell’intera comunità algherese. Parliamo, pertanto, di circa 40 anni di incessante lavoro, fra impegno politico e culturale, quasi esclusivamente dedicati alla sua città, all’amore per la comunità algherese, “pagando” talvolta, in prima persona per alcune iniziative di interesse collettivo. Una energia travolgente, un coraggio e una dedizione impareggiabile, un esempio di forti motivazioni sociali, di professionalità e competenza , oggi impensabili. Questo in breve, è stato e continua ad essere, Rafael Caria nel suo impegno politico e culturale Penso che questo lavoro e questa dedizione appartengano indistintamente a tutta la comunità algherese ed è interesse della nostra città nella sua interezza, parlo delle istituzioni locali, di tutte le associazioni culturali e sociali, non solo ricordarne la scomparsa, ma soprattutto valorizzare il lavoro svolto da Rafael Caria. L’ultimo Suo lavoro “ El català de l’Alguer: apunts per a un libre blanc” è una sorta di testamento socio-linguistico finalizzato a salvaguardare il catalano di Alghero e indica alcune linee di intervento imprescindibili per scongiurare la scomparsa della nostra identità: ora è solo nostro compito, ovvero dell’intera città, adottare le azioni conseguenti. Omnium Cultural organizzerà per il mese di maggio una iniziativa pubblica rivolta a tutte le associazioni culturali e alle istituzioni locali per ricordare e rendere attuale l’impegno svolto da Rafael Caria.Nella foto: Rafael Caria
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