Nei giorni scorsi il seminario di aggiornamento per i corpi di polizia operanti nel mare del nord ovest della Sardegna organizzato dall’Area Marina Protetta di Capo Carbonara. Intervista con Gianfranco Russino
ALGHERO - Nell'ambito del Progetto Gionha (Governance and Integrated Observation of marine Natural Habitat), l’Area Marina Protetta di Capo Caccia – Isola Piana ha ospitato nei giorni scorsi nella Torre di San Giacomo il seminario di aggiornamento per i corpi di polizia operanti nel mare del nord ovest della Sardegna organizzato dall’Area Marina Protetta di Capo Carbonara.
Le Aree Marine Protette della Sardegna sono i nodi portanti della Rete Regionale per la Conservazione della Fauna Marina e si inseriscono, nel Programma di Cooperazione Transfrontaliera Italia/Francia Marittimo – Progetto Gionha, ciascuna area con specifiche azioni mirate. Il compito di informare ed aggiornare le forze dell’ordine riguardo le attività di tutela e di conservazione delle tartarughe marine e dei cetacei è in capo all'Area Marina Protetta Capo Carbonara. Nello spirito di collaborazione consolidato dall’azione sinergica della Rete Regionale delle Aree Marine Protette sarde, l’area marina algherese ha ospitato il seminario nel proprio Centro visite che, peraltro, riveste anche la funzione di Centro di Prima Accoglienza proprio per la fauna marina in difficoltà.
Dopo l’introduzione dei lavori da parte del direttore dell’area marina di Capo Caccia Gianfranco Russino e del direttore dell’Amp Capo Carbonara Bruno Paliaga, l’Assessore all’Ambiente del Comune di Alghero Gianni Martinelli si è complimentato per l’alto grado di professionalità ed efficienza raggiunta dalla struttura dell’area marina algherese, ha confermato la piena condivisione del suo operato e si è soffermato sulla recente operazione che ha visto il rinvenimento di una tartaruga Liuto ed il suo salvataggio.