Antonio Burruni
5 dicembre 2011
Ian Paice: la storia del rock incanta Sassari
Lo storico batterista dei Deep Purple ha partecipato all’evento organizzato dal Vintage Cafè: prima una drum clinic e poi un’esibizione live

SASSARI - Grande entusiasmo dei fans per l’happening musicale che ha visto salire sul palco del “Vintage Cafè” di Sassari il mitico batterista dei “Deep Purple” Ian Paice. Paice non è “un” batterista, ma “il” batterista che nel 1967 contribuì alla nascita della storica band, dopo aver già suonato con i “Georgie and the Raveons”, “The Shindings”, “Mi5”, “The Maze”, “Whitesnake” (con Gary Moore) ed i “Paice, Ashton & Lord”. Inoltre, ha collaborato con altri grandi artisti, come Paul McCartney nell’album “Run Devil Run” del 1999, in una produzione che comprendeva anche David Gilmour alla chitarra.
La serata è stata divisa in due interessanti incontri, prima un clinic, poi un concerto. L’evento ha preso il via attorno alle ore 18 con la “drum clinic”: due ore intense nelle quali il sessantatreenne di Nottingham ha svelato alcuni segreti tecnici, raccontano degli aneddoti sugli anni d’oro con i Deep Purple ed ha risposto alle numerose domande dei fans curiosi, dispensando consigli ai giovani batteristi presenti, compreso il più importante: non dimenticare mai il motivo per cui si inizia a suonare il proprio strumento. Il britannico, che essendo mancino monta gli elementi del suo strumento “al contrario”, ha sottolineato come, «anche senza studio, chi ha talento può davvero fare tanto». E qui ha ricordato come un suo ammiratore gli avesse fatto avere lo spartito di un suo noto assolo («ti piace?» gli aveva chiesto e lui rivela: «a prima vista pensai che sembrava una poesia in cinese e non capivo cosa fossero tutti quei puntini neri». Ringraziò e poi il tutto finì nel cestino).
Poi, dalle ore 22, ha avuto inizio l’atteso live, con il primo cavallo di battaglia, “Stormbringer”, tra gli applausi del pubblico, che ha avuto modo di godere di un concerto esclusivo e di vedere ad un metro di distanza il leggendario batterista e la sua band italiana, formata da Alessandro Del Vecchio (voce e hammond), Matt Filippini (chitarra) e Nick Mazzucconi (basso). Nella parte finale, il mitico brano “Smoke on the water” ha avuto come applaudito interprete Dave Ruda, cantante algherese (front-man di diverse formazioni, come gli “Slaves” e i “Mad Company”) ed organizzatore dell’evento, che ha avuto così modo di coronare uno dei suoi sogni.
Il Vintage Cafè, guidato dall’entusiasmo e dal coraggio di Paolo Peru, è il primo pub in Sardegna ad aver ospitato un evento di tale portata. Il titolare ed il promoter, si ritengono molto soddisfatti della riuscita della serata, e per questo, si prospetta una stagione interessante, con live esclusivi di altri grandi artisti, che hanno segnato la storia della musica.
Nella foto: Un momento dell’esibizione
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