La tutela delle lingue minoritarie - 12 in tutto tra cui il sardo - prevede la possibilita´ di insegnamento, di utilizzo nelle circoscrizioni giudiziarie, oltre che la diffusione di programmi culturali e attraverso i principali mezzi di comunicazione. Soddisfazione del mondo politico sardo
CAGLIARI - Il Consiglio dei Ministri ha ratificato la Carta europea delle lingue regionali o minoritarie recependo formalmente i contenuti della Carta su cui l'Italia e' intervenuta con una legge in materia nel 1999. La tutela delle lingue minoritarie - 12 in tutto tra cui il sardo - prevede la possibilita' di insegnamento nelle scuole, di utilizzo nelle circoscrizioni giudiziarie, oltre che la diffusione di programmi culturali e attraverso i principali mezzi di comunicazione.
Esultano i sardisti: «un traguardo importante per il quale il Psd'Az nella sua storia di oltre 90 anni si e' sempre speso», ha commentato Giacomo Sanna. Soddisfatto anche l'assessore alla Pubblica Amministrazione e Cultura della Regione Sardegna, Sergio Milia che ha sottolineato come il ministro Profumo, nel corso dell’incontro al Miur, ha sposato in pieno il progetto di “scuola digitale” che consente l’utilizzo del sardo veicolare all’interno dei contenuti e delle materie di insegnamento, oltre alla diffusione di programmi culturali e attraverso i principali mezzi di comunicazione.
«Il provvedimento del Governo Monti rappresenta un passo importante per arrivare finalmente a un giusto riconoscimento dell'identita' del popolo sardo» ha commentato Ugo Cappellacci. La lingua dei nostri avi - ha aggiunto il governatore -, viva nel quotidiano del popolo sardo, ottiene un riconoscimento rispettoso della nostra tradizione e della nostra autonomia.
Foto d'archivio