La domenica di Pasqua al Poco Loco di Alghero, in consolle i 2/4 della band cagliaritana dei Sikitikis con Jimi, Frenk e Diablo. L´intervista al leader del gruppo, Alessandro Sperticati
ALGHERO - Protagonisti del
Weekend (we can) dance à l’Alguer, la manifestazione musicale prevista nel fine settimana di Pasqua nella Riviera del Corallo, saranno la dj Elisa Bee e il "Golpe!" (al Poco Loco 8 aprile - Pasqua), ovvero la serata che vede protagonisti 2/4 dei Sikitikis (band cagliaritana già nella programmazione del
Cap d'Any algherese ma data rinviata per la pioggia) che, in questa occasione, si cimentano in consolle. Jimi e Diablo, con l'aggiunta di Frenk (che cura anche l'art work del merchandising di diverse star nazionali), hanno trasformato il venerdi sera di Cagliari in uno degli appuntamenti più attesi del panorama sardo. L'intervista al leader del gruppo, Alessandro Sperticati, in arte il Diablo.
Cosa è il Golpe?
Laddove regna il fighettismo noi portiamo il nulla. Con questo slogan nasce il Golpe, tre anni orsono come esperimento di intrattenimento che, solo oggi possiamo dire perfettamente riuscito. I punti fondamentali sono pochi e semplici, pagare poco, pagare tutti (no liste, no omaggi), birra a 3 euro e, soprattutto, musica senza confini o barriere. La filosofia della selezione musicale parte dal presupposto che attraverso ciò che si sente in un locale si percepisce il grado di libertà di azione che si ha dentro la festa. La nostra musica trasmette solarità, voglia di divertirsi, abbattimento di tutte le barriere sociali, non importa come ci si veste, come si hanno i capelli, le scarpe, i tatuaggi... da noi si può entrare persino con le Hogan!
Come procede la vostra carriera aritistica?
La carriera dei Sikitikis è senza dubbio nella fase più interessante. Oggi agiamo con una libertà ed una maturità mai avute prima. Questo soprattutto grazie all'approccio da imprenditoria sana che ora ha la band nel gestirsi. Abbiamo solidificato le nostre basi sull'isola e ci sono progetti concreti per incrementare la crescita nel resto d'Italia. E il bello di tutto questo è che non si sa ancora fin dove si può arrivare.
Come valuti la situazione attuale della musica in Sardegna, dall'elettronica al rock?
In Sardegna c'è sempre stata molta attenzione sulle avanguardie musicali e, spesso, al contrario di quanto pensino molti sardi, l'Isola s allinea con le più importanti capitali europee. Questo è possibile soprattutto nell'elettronica, grazie ad alcuni produttori che, viaggiando e facendo incontri, riportano qui le loro esperienze dando un senso alla parola "scena", tanto difficile da poter applicare ad un movimento musicale. Se tutto questo è vero e vivo per le avanguardie, non lo è per la musica pop, ancora vittima del pregiudizio da "indie" che ha distrutto la musica leggera italiana.