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P.P. 23 aprile 2012
«Peste suina, intervenga la Regione»
Il Consorzio di produttori di suini di razza sarda, chiede l´intervento della Regione con una legge di tutela e piani efficaci per sconfiggere la malattia che sta uccidendo la suinicoltura sarda
«Peste suina, intervenga la Regione»

CAGLIARI – Il Consorzio di produttori di suini di razza sarda, chiede l’intervento della Regione contro la peste suina. «La riscoperta del suino di razza sarda, la valorizzazione e la sua commercializzazione, in questi ultimi anni hanno portato all’avvio di una filiera di qualità, a un incremento dei prezzi degli animali e dei prodotti derivati», spiega il presidente del consorzio, Valerio Ecca. Il mercato attraversa infatti un momento favorevole per la riscoperta di questo prodotto con la rivalutazione della filiera suinicola, ma la patologia che affligge gli animali, secondo Ecca, rischia di danneggiare il lavoro svolto fino a questo momento.

Il Consorzio chiede alla Giunta regionale «un intervento celere per l'eradicazione della peste suina, ascoltando e applicando le proposte provenienti dal mondo agropastorale e sindacale, ma chiede anche la difesa delle vere produzioni sarde di qualità, anche approvando al più presto la proposta di legge presentata di recente». Il direttivo del Consorzio propone che la Regione, adotti una norma per disciplinare le informazioni commerciali da applicare ai prodotti autoctoni sardi e non, e invita invece, gli allevatori a manifestare il proprio interesse a costituire un’associazione per la tutela del suino sardo e di tutta la suinicoltura regionale.

«La suinicoltura in Sardegna rappresenta un punto di forza su cui investire nel futuro - ha aggiunto Ecca - ora minata dalla peste suina che evidentemente conviene a qualcuno che sicuramente non ha niente a che fare con il mondo agropastorale sardo». Il Consorzio, invita a ricercare i motivi del mancato avvio delle disposizioni dettate dall’ordinanza del Presidente della Giunta Regionale del 28 febbraio 2011, ovvero le misure sanitarie negli allevamenti suini per la lotta contro la trichinellosi e le pesti suine, così come il Decreto attuativo del piano di eradicazione della peste suina africana e della peste suina classica anno 2012.

L’aumento dei focolai di peste suina, hanno oramai avviato la morte della suinicultura nell’isola. Anche gli allevatori, per il Consorzio, hanno la loro responsabilità: «Chi non rispetta le regole compromette anni di lavoro di molte famiglie» conclude il presidente del Consorzio. Ignazio Cirronis, presidente di Copagri(confederazione produttori agricoli), sottolinea un aspetto preoccupante: «Il 98% delle aziende di trasformazione sarde, negli ultimi mesi hanno fatto di tutto per evidenziare la loro estraneità al blocco delle carni e derivati di suini allevati in Sardegna, dicendo di lavorare solo carni nazionali». Secondo il parere di Cirronis questo fatto, innesca altri scenari di crisi del settore suinicolo sardo, la conseguenza sarà perciò che a rimetterci siano gli allevatori che hanno investito nella valorizzazione delle produzioni sarde.



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