Red
23 maggio 2012
«Peste suina, pronti alla battaglia»
Lo annunciano gli assessori regionali della Sanità, Simona De Francisci, e dell´Agricoltura, Oscar Cherchi, in relazione alla paventata possibilità che il ministero possa cancellare la certificazione Hblh

CAGLIARI - La Regione è pronta a portare avanti una battaglia istituzionale nei confronti del ministero della Salute se il dicastero eliminerà dalla Banca dati nazionale dei suini ogni distinzione tra le aziende sarde che vantano la certificazione di biosicurezza e quelle infette dalla peste suina africana. Lo annunciano gli assessori regionali della Sanità, Simona De Francisci, e dell'Agricoltura, Oscar Cherchi, in relazione alla paventata possibilità che il ministero possa cancellare la certificazione Hblh (High biosafety herd level) che oggi distingue le imprese zootecniche virtuose da quelle dove la malattia è presente in diversi capi.
«Stiamo conducendo una lotta senza precedenti per debellare la peste suina dalla Sardegna - sottolineano gli assessori della Giunta Cappellacci - grazie a un Piano di eradicazione, un decreto del presidente della Regione e un protocollo firmato con le associazioni agricole. Tutti provvedimenti che mirano alla creazione della prima anagrafe dei suini, all’intensificazione di ispezioni e sanzioni e allo stesso tempo alla valorizzazione delle nostre produzioni. Ma se il ministero d’imperio toglie ogni riferimento per certificare un’azienda virtuosa da una che invece infrange ogni regola sanitaria, anche il lavoro delle istituzioni e delle associazioni viene indebolito. In ogni caso, chiederemo al ministro Renato Balduzzi un incontro urgente perché il ministero dev’essere dalla nostra parte e non un problema in più per le aziende virtuose».
Già oggi il Servizio prevenzione dell’assessorato della Sanità ha inviato una nota al ministero ricordando i provvedimenti messi in atto dalla Regione in questi mesi e nella quale si ribadisce che «è indispensabile differenziare le aziende accreditate per peste suina africana e quelle ad alto livello di biosicurezza (Hblh) dalle aziende controllate. La Regione Sardegna ha provveduto ad effettuare tra novembre 2011 e gennaio 2012 un programma straordinario di ispezioni nelle aziende accreditate e Hblh, con una verifica di efficacia sui controlli effettuati. Si ritiene quindi fondamentale valorizzare i risultati raggiunti da queste moderne aziende che hanno abbassato il livello di rischio con l’impiego di importanti risorse umane e finanziarie», è scritto nella lettera spedita al dicastero.
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