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S.A.
23 agosto 2012
Ultima chiamata per Alcoa al Ministero
La situazione è disperata: la multinazionale statunitense ha annunciato lo stop per fine agosto in mancanza di acquirenti. Incontro a Roma il 31 agosto

CAGLIARI - Una corsa contro il tempo per salvare Alcoa, ma difficilmente si troverà in una settimana quell'acquirente che si cerca da anni per rilevare l'azienda di alluminio di Portovesme. Nei giorni scorsi gli operai hanno marciato su Caglari per sensibilizzare ancora una volta le istituzioni sarde. La situazione è disperata: la multinazionale statunitense ha annunciato lo stop per fine agosto.
«Seguiamo la vertenza Alcoa passo dopo passo e in ogni suo aspetto. In questa fase cruciale e delicata la Regione é accanto ai lavoratori» ha risposto il presidente Cappellacci. Intanto il prossimo 28 agosto il Consiglio regionale si riunisce per affrontare la vertenza: «la questione principale - ha chiarito Luciano Uras di Sel - è quella di evitare eventi di natura irreparabile, come quella dell’avvio delle procedure di fermata degli impianti». E venerdì, 31 agosto, alle 10, è stato convocato un incontro al Ministero del Lavoro per definire la questione degli ammortizzatori sociali dei lavoratori.
A prendersela con il Governo è il parlamentare del Pdl, Mauro Pili, che in una conferenza stampa tenuta stamane (giovedì) ha attaccato duramente l'esecutivo: «nel bel mezzo di una lotta durissima per tentare di scongiurare la chiusura dello stabilimento di Portovesme il governo Monti pensa ad incassare 300 milioni di euro da Alcoa, che paga e se ne va». «Quello che sta avvenendo sulla testa del Sulcis è gravissimo – ha detto Pili. Un governo che non affronta in alcun modo la questione energetica e che si preoccupa, invece, di avallare la tesi della commissione Europea pregiudicando di fatto qualsiasi altro provvedimento in direzione del riequilibrio dei costi energetici».
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