S.A.
16 novembre 2012
Crollo edilizia: «numeri da incubo»
Molti i dati negativi della Cna: calo della produzione edilizia con -15% sulle abitazioni, e del credito per finanziamenti alle abitazioni (-29%). In picchiata i posti di lavoro (+66% la cassa integrazione)

CAGLIARI - Crollo degli investimenti dell'8,5%, e non va meglio se si guarda al volume di affari, 4,8 miliardi col 7,5% in meno rispetto al 2011. Questi i numeri diffusi stamane (venerdi) dal Cna Costruzioni.
Molti i dati negativi: calo della produzione edilizia con -15% sulle abitazioni, e del credito per finanziamenti alle abitazioni. Il solo elemento positivo riguarda gli ampliamenti che, dopo essere cresciuti sensibilmente nel 2011 (quasi 40%), cresceranno ancora nel 2012 (+13%): «ma si tratta - fanno sapere dal Cna - di un mercato non in grado di invertire il trend complessivo che rimane, come visto, fortemente recessivo anche al lordo degli effetti del cosiddetto Piano Casa 2».
Il 2012 delinea e conferma, dunque, uno scenario di crisi diffusa in tutte le province, ad eccezione di Oristano che registra un + 2,1%- Al Medio Campidano la palma del risultato peggiore (-20,5%), seguito da Sassari (-15,3%), Nuoro (-12,4%), Ogliastra (-11,9%), Carbonia/Iglesias (-11,6%) e Cagliari (-9,5%). «Numeri da incubo - ha detto il segretario regionale di Cna costruzioni, Francesco Porcu, illustrando i dati 2012 - che ci fanno tornare indietro di 15 anni».
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