P.P.
11 gennaio 2013
«Il comparto ippico rischia di scomparire»
I consiglieri regionali Psd´az Planetta e Sanna hanno presentato una proposta di legge per ricostituire l´ente per lo sviluppo e la tutela di tutta la filiera ippica sarda

CAGLIARI – Il consigliere regionale sardista Efisio Planetta ha presentato una proposta di legge assieme al collega Giacomo Sanna, nella quale si intende ricostituire l’ente per lo sviluppo e tutela effettiva di tutta la filiera ippica sarda, con sede ad Ozieri. «La nostra proposta mira alla effettiva tutela del comparto ippico della Sardegna e della rilevante filiera ad esso connessa, che vivono attualmente una crisi drammatica ed addirittura rischiano di scomparire in seguito a provvedimenti legislativi sia di provenienza del Governo italiano che di quello sardo che, anche nel passato recente, ne hanno condizionato pesantemente e gravemente l'attività e il suo sviluppo» dichiara Planetta.
I sardisti chiedono dunque, di istituire l’ente dotandolo, però, di una struttura organizzativa più agile e snella rispetto a quella originale, sostanzialmente assimilabile a quella prevista dalla legge regionale 8 agosto 2006, n. 13 per le agenzie agricole. Secondo i consiglieri regionali Planetta e Sanna, il comparto ippico della Sardegna, da sempre radicato nella cultura e nella tradizione dell’ isola, e la rilevante filiera ad esso connessa, oltre al momento di profonda crisi che vive, rischia di scomparire in seguito a provvedimenti legislativi che anche nel passato recente ne hanno condizionato pesantemente e gravemente l'attività e il suo sviluppo.
«La condizione di emergenza sanitaria e alimentare nella quale versano i cavallini della Giara che pur rappresentando un patrimonio naturale e biologico mondiale di inestimabile importanza restano privi delle minime tutele da parte della Regione Sardegna e vedono minacciato sempre più il proprio delicato equilibrio» evidenziano i consiglieri regionali.
«La preoccupante situazione in cui versa l’ippica italiana e, in particolare, quella della Sardegna, è andata peggiorando nel tempo anche a seguito dell’azione di riordino iniziata dal governo italiano nella quale prevale l’aspetto della privatizzazione degli ippodromi destinati alle sole corse con le scommesse, benché il settore non si possa ridurre a tale ristrettissimo ambito ma è sopratutto fonte di lavoro stabile e di attività importanti collegate al cavallo, all’indotto dell’allevamento, oltre che alle corse» si legge nella proposta di legge avanzata degli esponenti sardisti.
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