S.A.
1 febbraio 2013
Vaccini agli agnelli contro l´echinococcosi
Il Progetto pilota presentato stamane a Cagliari interessa per ora 120 aziende e 32 comuni dove è diffuso l´allevamento ovino

CAGLIARI - Vaccinare gli agnelli per sconfiggere l'echinococcosi cistica. Al via nell'isola il nuovo Piano di controllo contro la malattia trasmissibile attraverso le feci del cane all'uomo e che ha un'incidenza tre volte più alta rispetto al resto d'Italia. Il Progetto pilota, presentato dall'assessore regionale della Sanità De Francisci e dal direttore dell’Istituto Zooprofilattico Antonello Usai ai rappresentanti del ministero della Salute e alle Asl, interessa per ora 120 aziende e 32 comuni dove è diffuso l'allevamento ovino.
I primi a partire con la sperimentazione vaccinale saranno i territori di competenza delle Asl di Nuoro, Olbia e Sassari che ospitano il 17% del patrimonio ovino sardo e, per caratteristiche epidemiologiche, geografiche e demografiche sono da considerarsi «ad alto rischio e di rilevante interesse sanitario». In tutto 32 comuni, tra i quali Bitti, Orune, Benetutti e Alà dei Sardi, quelli con la più alta prevalenza della malattia. Il vaccino, già sperimentato con successo in Australia, sarà consegnato gratis per un periodo di due anni allo Zooprofilattico, che poi svilupperà e produrrà il preparato nei suoi laboratori. I risultati ottenuti serviranno per estendere gli interventi su tutto il territorio regionale. In Sardegna l’echinococcosi cistica, nonostante le numerose campagne di controllo attuate negli ultimi 50 anni, è ancora endemica, con un notevole impatto sanitario, sociale ed economico.
Dal 2001 al 2010 sono stati registrati 1502 ricoveri con un tasso medio annuo di 6,5 pazienti ogni 100.000 abitanti, a fronte di una media nazionale di 2,4 casi per 100.000 abitanti (dati ministero della Salute 2001-2005). I picchi più alti sono stati registrati nella Provincia di Nuoro, dove il tasso medio annuo è di 12,2 pazienti/100.000 abitanti. Il costo diretto medio per un caso di echinococcosi cistica in Sardegna è stato valutato in circa 6 mila euro per una spesa di 7 milioni di euro negli ultimi dieci anni. A questo vanno aggiunte le perdite economiche per il settore zootecnico, che a causa della patologia registra un calo di produzione del latte del 5%. Il Piano nei primi due anni (fase sperimentale) potrà contare su circa 800mila euro totali, di cui la metà messi a disposizione dalla Regione, il resto da ministero della Salute e Organizzazione mondiale della sanità.
Nella foto: la presentazione del piano
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