Approvatato all'unanimità l'ordine del giorno sulla sanità ad Alghero. Duro intervento del Sindaco Lubrano nei confronti di Asl e Regione. Le immagini integrali della seduta del consiglio comunale
ALGHERO – Nuova riunione venerdì sera in via Columbano ad Alghero con la discussione dell’ordine del giorno condiviso sulla sanità, illustrato in aula dal consigliere del Partito democratico Raimondo Cacciotto. Primo intervento di Rosa Accardo (AlgueRosa). Sanità terribilmente malata, la responsabilità per buona parte è della politica dice l’ex sindaco Marco Tedde, e quella algherese non ha la forza di sfondare le porte a Sassari. Da dove aggiunge - c’è un tentativo cosciente o non di declassarla, piuttosto che un obiettivo strategico una nuova struttura. «Non si può più prendere in giro tutto il distretto algherese, da anni promesse non mantenute» è lo sfogo di Alberto Zanetti dei Riformatori che auspica una manifestazione forte che abbia una risonanza.
Natasha Lampis di C’è un Alghero Migliore ha fatto una riflessione sull’impegno che la nostra comunità deve fare un passo in avanti nonostante gli sforzi del passato. Sentimento condiviso da Giorgia Di Stefano del Movimento Cinque Stelle. La misura è colma, Alghero deve iniziare ad avere perché ci è sempre stato tolto: E’ duro il sindaco, Stefano Lubrano, nel suo intervento a conclusione della discussione generale. I destinatari sono i piani alti dell’Asl che hanno firmato un atto aziendale molto contestato da Alghero, ma non solo. «Non abbiamo chiesto la luna, ci propongono un unico ospedale senza nemmeno fare riferimento ad una nuova struttura. L’ospedale Civile non è degno dell’Italia del 2013». Il primo cittadino rivendica l’autonomia aziendale e i reparti e i servizi che la bozza del documento Asl tende a depotenziare. L’Aula ha approvato all’unanimità il documento unitario che sarà recapitato al direttore generale dell’Asl n. 1 Marcello Giannico.
Posizione unanime dell’Aula - a parte l’astensione della Di Stefano del Movimento Cinque Stelle - sui debiti fuori bilancio. Circa 58mila euro di spese legali a carico del Comune. Tra queste anche l’infortunio di una signora caduta con il proprio ciclomotore a causa di un avallamento del manto stradale in centro storico. L’incidente risale al periodo temporale in cui l’ente era sprovvisto di polizza assicurativa. La seduta è proseguita con l’illustrazione della mozione sul timbro digitale del consigliere Giorgia Di Stefano. Attacchi bipartisan contro la grillina (per cui la presidente del consiglio ha chiesto di abbassare i toni) considerato che l’iter è già stato avviato dalla macchina amministrativa. «Ma io l’avevo presentata prima che succedesse» si è difesa, e per questo motivo diversi colleghi ne hanno chiesto il ritiro. La mozione è stata bocciata con i voti negativi (13) della Maggioranza contro quelli favorevoli (4) di Pdl e Movimento Cinque Stelle.