E l´iniziativa che l´Angsa Sassari onlus, Associazione nazionale genitori soggetti autistici, ha organizzato per sabato al teatro Smeraldo a Sassari. Le parole della presidente Giovanna Tuffu
SASSARI - Una serata per sensibilizzare e per riflettere sull'autismo: è l'iniziativa che l'Angsa Sassari onlus, Associazione nazionale genitori soggetti autistici, ha organizzato per sabato in occasione della giornata mondiale di consapevolezza sull'autismo del 2 aprile proclamata dall'Onu. L'appuntamento con "Parole e suoni per un amico speciale", organizzato in collaborazione con la parrocchia Sacro Cuore e con il patrocinio della Provincia di Sassari e del Comune di Sassari è previsto per questo sabato alle 19 e 30 al teatro Smeraldo a Sassari.
Alla manifestazione parteciperanno il gruppo vocale-strumentale "I Cantori della Pace" Michelina Maoddi della Scuola Media numero 3 "P. Tola", diretto da Antonio Garofalo, l' Ensemble di Chitarre del Liceo Musicale “D.A. Azuni”, diretto da Calogero Sportato e il Lolek Vocal Ensemble che sarà diretto da Barbara Agnello. Le letture sono a cura di Angelo Marras. Durante la serata, a ingresso libero, saranno raccolti i fondi in sostegno dell'Angsa, un'associazione di utilità sociale e sezione locale dell'Associazione nazionale genitori soggeti autistici.
L'evento è stato presentato questa mattina (giovedì) in una conferenza stampa nella sede della Lotus in via Wagner in cui è stato spiegato il ruolo dell'associazione che si propone di contribuire alla consapevolezza che la diversità può essere una ricchezza e che non esistono persone normali e anormali. Tra gli altri obbiettivi dell'Angsa, la sensibilizzazione sull'importanza di diagnosi e interventi riabilitativi in età precoce, costruire una rete tra la famiglia, la scuola e i servizi sociosanitari, sostenere il potenziamento dei centri specializzati del territorio e combattere le lunghe liste d'attesa e sensibilizzare le istituzioni per la creazione di un Centro Autismo pubblico per il nord Sardegna.
«Uno dei problemi è che i servizi sanitari si occupano di autismo e di disturbi pervasivi dello sviluppo sino ai 18 anni» ha spiegato la presidente dell'Angsa Giovanna Tuffu. «Dopo questa età il disturbo scompare e diventa qualcos'altro come un disturbo bipolare o anche schizofrenia con tutto quello che ne consegue. A questo punto si presenta la fase più complicata e tutto è carico della famiglia. Per questo motivo uno dei compiti dell'associazione è essere di supporto e di sensibilizzazione alle istituzioni per creare delle modalità e dei servizi anche per i ragazzi grandi. I servizi pubblici sono scarsi, è importante intervenire in età precoce perché se i bambini e i ragazzi vengono seguiti dall'inizio i risultati si vedono».