S.A.
6 giugno 2013
Peste suina: nuove richieste Regione
Corridoi sanitari per le aziende suinicole virtuose, rafforzamento del supporto per la lotta al pascolo brado e clandestino, via libera ai salumi terminati; le richieste della Regione al Ministero dopo il recente primo sblocco all’export

CAGLIARI - Ulteriori corridoi sanitari per le aziende suinicole virtuose, rafforzamento del supporto per la lotta al pascolo brado e clandestino, via libera ai salumi termizzati (indenni dalla peste suina) dopo il recente primo sblocco all’export. Sono tra i punti contenuti nella richiesta che la Regione ha avanzato oggi a Cagliari ai rappresentanti del ministero della Salute (direzione generale della Sanità animale) intervenuti all’Unità di crisi sull’emergenza peste suina africana. Alla riunione erano presenti, oltre alla Regione (il commissario delegato della presidenza Gilberto Murgia, gli assessorati della Sanità e dell’Agricoltura), i servizi veterinari delle Asl, l’Istituto zooprofilattico della Sardegna, il Corpo forestale e i sindaci dei territori interessati.
Durante l’incontro è stato ricordato il lavoro della Regione sul fronte del contrasto alla malattia, anche in base a quanto prescritto dai Piani di eradicazione e dal crono-programma avanzato di recente dalla Commissione europea, riesaminato nel dettaglio anche oggi. Saranno rafforzate ulteriormente le azioni di contrasto al pascolo clandestino, e sono stati richiamati i controlli sanitari, virologici e di biosicurezza, e i circa 2mila allevamenti che sono stati regolarizzati. Murgia e l’assessore della Sanità Simona De Francisci hanno ringraziato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin che nei giorni scorsi, dopo che la Regione aveva inviato le informazioni richieste, ha sbloccato le esportazioni per le imprese suinicole sarde di trasformazione che non hanno giacenze di prodotti a base di carne locale.
Il ministero ha fatto presente che è necessario uno sforzo straordinario in quanto si tratta di cogliere l’ultima possibilità offerta. Durante la riunione sono intervenuti anche veterinari e sindaci che hanno esposto le difficoltà quotidiane nel combattere gli allevamenti clandestini e nel far capire, in realtà fortemente legate a secolari tradizioni, che ormai non c’è alcuna alternativa alla regolarizzazione di capi e aziende. Sul fronte del supporto economico, la Regione ha rassicurato i sindaci per le spese di abbattimento e interramento delle carcasse, che potranno essere risarcite dietro presentazione della relazione e delle ricevute di spesa. Inoltre, è allo studio la possibilità di allestire un’unità mobile regionale per queste operazioni.
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