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Antonio Burruni
18 giugno 2013
Ad Alghero la Paura di Tich Nhat Hanh
Questa sera, alle ore 20.30, la libreria Il Manoscritto ospiterà l’incontro-dibattito sul libro scritto dal monaco zen vietnamita ed edito dalle Edizioni Bis

ALGHERO – Oggi, martedì 18 giugno, alle ore 20.30, la libreria “Il Manoscritto”, ospiterà l’incontro-dibattito sul libro “Paura”, scritto dal monaco zen vietnamita Tich Nhat Hanh ed edito dalle “Edizioni Bis”.
Thich Nhat Hanh, poeta e costruttore di pace., è considerato il maggiore maestro zen vivente, riconosciuto come tale dalla Cina agli Stati Uniti. Nato in Vietnam centrale nel 1926, ordinato monaco all'età di 16 anni, ha operato fin dalla sua giovinezza affinchè il bud-dhismo portasse pace, riconciliazione e fratellanza nella società. Nel 1967 è stato candidato al Nobel per la pace da Martin Luther King. Nel 1982 ha fondato “Plum Village”, comunità di monaci e laici vicino a Bordeaux, nella quale tuttora vive e insegna l'arte di vivere in consapevolezza. Thich Nhat Hanh è un chiaro promotore del Buddhismo Impegnato, movimento che ha preso il via (ed il nome) proprio per opera sua e che mette in relazione le pratiche meditative tradizionali con la pratica attiva della nonviolenza e dell'attenzione alle problematiche ambientali, alla luce dell’insegnamento dell’inter-essere di tutto ciò che esiste e vive. Ai ritiri di Nhat Hanh partecipano ogni anno migliaia di persone, provenienti da ogni parte del mondo.
L a maggior parte di noi vive una vita piena di momenti meravigliosi e di momenti difficili. Molte persone tuttavia, anche quando sono al culmine della felicità, sentono la paura celarsi dietro la gioia. Temiamo che quel momento finirà, che non otterremo ciò di cui abbiamo bisogno, che perderemo le cose che abbiamo o che non saremo al sicuro. Spesso la nostra paura più grande è la consapevolezza che un giorno i nostri corpi cesseranno di funzionare. Così, anche se siamo circondati da tutte le condizioni che portano alla felicità, la nostra gioia non è completa. Pensiamo che, per essere più felici, dovremmo reprimere o ignorare le nostre paure.
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